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Favola

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[TEATRO]

favola2ROMA- “Here am I floating, round my tin can, far above the Moon, planet Earth is blue and there’s nothing I can do.” David Bowie canta Space Oddity, finisce così la Favola di Filippo Timi che racconta il lieto fine di Mrs. Fairytale, la protagonista o il protagonista, questo non è chiaro neanche alla fine dello spettacolo, si è trasformata in una stella.

Non ci poteva essere che un finale migliore per Mrs. Fairytale, così perfetta con il sorriso bianchissimo, il suo reggiseno a punta e il vitino da vespa, Timi si è costretto ben bene nel corpetto per ottenere quel punto vita da favola; lei, o forse lui, è diventata come le dive che ha sempre amato e ammirato: Doris Day, Judy Garland e Liz Taylor, una vera stella!
Fino al 4 dicembre al Teatro Quirino, Filippo Timi interpreta Favola C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è, dando il titolo alla sua commedia dalla fine della storia, quando chiude il cerchio di una vicenda assurda che si colora di immagini inquietanti, ironiche e, soprattutto, divertenti.
Le gonne svasate, i maglioncini avvitati di Mrs. Emerald (Lucia Mascino), i pantaloni a “zompa fosso” dei tre fratelli Stewart, tutti interpretati da Luca Pignagnoli, le calze con la riga, le pettinature incastrate nelle forcine, i capelli assolutamente immobili che, al massimo accompagnano delicatamente i movimenti aggraziati di Mrs. Fairytale, mentre danza tutto il tempo con passi leggiadri.
La scenografia colorata racconta la casa perfetta di una donna perfetta, con un cane perfetto dalla vita perfetta, o forse no. La bella favola si spezza sotto l’albero di Natale, nonostante Mrs. Fairytale cerchi ogni favola3modo per preservare il suo mondo, lotti contro se stessa e le sue pulsioni, ma quella perfezione si regge sul nulla e neanche il suo bambino, il suo splendido e fantastico bambino, il regalo di Natale per suo marito, quel bambino, che arriverà solo nei suoi sogni, la potrà preservare dal baratro che le rivelerà la sua vera natura da star.

Come in un quadro di Mark Ryden, queste signore così linde e pinte, che mantengono la loro pelle bianca e splendida con il sapone Palmolive e adorano le dive di Hollywood come bambole di plastica perfette e divine, delle Barbie in carne e ossa; Mrs. Fairytale e Mrs. Emerald nascondono un fondo di perversione tra le pieghe delle loro gonne ampie.
Timi regala allo spettatore la voce di Franca Valeri e si diverte a ritagliare le immagini di Carosello, dove una crema speciale poteva trasformare i capelli più crespi e la pelle più opaca, e le protagoniste promettevano quella bellezza da bambola in cui nascondersi dalle brutture della quotidianità e dalle stranezze dei loro stessi pensieri.
La Favola scritta e interpretata da Timi è una vera favola, in cui il cattivo viene punito come il lupo di Cappuccetto rosso e la bella Biancaneve, assieme all’amica Cenerentola, si appropria un po’ dei vizi delle matrigne.
“Come posso mettere al mondo un figlio senza insegnargli ad essere cattivo? Non dico malvagio, ma almeno cattivo quel tanto che basta per pretendere di essere felice.” Mrs. Fairytale deve scoprire di essere capace di quel po’ di cattiveria necessario per diventare una stella, perché non solo le brave ragazze vanno in paradiso.

Rossana Calbi

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