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Simona Pampallona in Corpo Celeste

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[FOTOGRAFIA]

014ROMA- Dal 1 al 14 Giugno 2011 Mondo Bizzarro Gallery presenta la mostra Corpo Celeste. Behind the scenes, un evento curato da Irene Alison (direttrice di RearViewMirror), dedicato alle fotografie realizzate da Simona Pampallona durante la ripresa del primo lungometraggio di Alice Rohrwacher dal titolo Corpo Celeste che, dalla cornice del Festival di Cannes, dove è stato accolto nel cartellone del Quinzaine des Realisateurs, viene ora presentato nelle sale cinematografiche italiane.

Giovane fotografa romana, già vincitrice del premio Foianofotografia 2010 grazie alle sue doti e qualità nell’ambito del reportage sociale, Simona Pampallona ci racconta, attraverso le immagini esposte in questa mostra, la storia di Marta, che dalla Svizzera si trasferisce con la sua famiglia a Reggio Calabria. La trama del film, che noi non abbiamo alcuna intenzione di rivelarvi, si snoda attraverso la comparsa di personaggi e situazioni che mettono in risalto alcune caratteristiche, che si riscontrano nelle immagini esposte in questa mostra, che tra l’altro si avvale delle immagini vincitrici del premio Luca Pron esposte fino al 30 maggio presso il Museo del Cinema di Torino.
Come un itinerario di immagini che si muovono dal film all’obiettivo dell’artista, le fotografie realizzate dalla Pampallona sono molto eloquenti, sono ritratti di una sensazione di abbandono, ma anche motivo di incontro con il futuro che tarda ad arrivare.

Una fotografia, forse una delle più belle e suggestive, mostra un panorama osservato dall’alto, in cui trapela la 015solitudine dei palazzi grigi ancora in fase di costruzione che si rispecchiano nelle acque del mare calabrese, mentre Marta è spettatrice e contemporaneamente protagonista dello spettacolo a cui assiste immobile: forte è il contrasto tra il vento che le fa muovere i capelli e le macchine che si muovono sotto il suo sguardo quasi perso nel vuoto.
In altre fotografie si vedono attimi di vita quotidiana vissuti dalla protagonista del film, come le ore di preparazione alla prima comunione; le emozioni prendono il sopravvento nelle foto, le sensazioni di alienazione si mischiano alla curiosità, e attraggono quelle immagini di vita privata in cui forte appare il legame tra i soggetti rappresentati.
Come nel film anche nelle immagini di Simona Pampallona si percepisce lo scontro tra modernità e tradizione che trapela in alcune fotografie, come quella in cui il soggetto è una televisione accesa, la quale trasmette un programma di cui non vediamo l’interlocutore. Il vuoto e l’immobilità di alcune immagini, così come le emozioni messe in primo piano di altre formano un dipinto in cui convivono diverse situazioni che trovano riscontro nella realtà del film.

Eva Di Tullio

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