Alexander Calder I
[ARTI VISIVE]
ROMA- La verità delle azioni degli uomini sopravvive in un’intimità che nessuna disciplina può rendere nota. Ma se quelle stesse azioni finiscono per scuotere le fragili corde della Storia degli uomini, impossibile è non volerne assaggiare il fulcro, costruendo interpretazioni che, se fatte convergere, potrebbero riuscire a sfiorarne il significato più autentico, anche se questo rimarrà sempre privo di certificazione.
Ciò vale in particolar modo per gli artisti e lo spunto lo coglie il Palazzo delle Esposizioni che, in occasione della retrospettiva dedicata ad Alexander Calder, organizza una serie di conferenze che vedranno protagonisti professori, curatori e storici dell’arte. Gli incontri, che si svolgeranno ogni mercoledì dal 13 gennaio al 10 febbraio, sono stati ideati con la speranza che i diversi autori forniscano tesi originali e inedite sul lavoro del grande artista americano prendendo spunto dalla sua variegata carriera. Diversi saranno i temi sviluppati: la storicità dell’artista, il suo rapporto con le avanguardie europee e con il teatro, l’estetica calderiana sviluppata nei “Mobiles” e infine il corpus d’immagini che il fotografo Ugo Mulas ha raccolto dell’artista statunitense.
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