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L’arte oltre la recessione

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[ARTI VISIVE]

Arte_oltre_la_recessione_1ROMA- Imbattersi in una collettiva e adorare ogni singola opera presentata è un pregio che spetta solo agli adulatori dell’arte, a quelli che come me guardano all’arte come al riflesso che si scorge davanti ad uno specchio e di cui non si conosce l’identità ma si rimane per ore a fissarlo. Un volto in uno specchio che racconta storie e propone viaggi lungo scenari diversi ed eppure così simili se ad unirli è un filo che li attraversa fino all’anima.

In una collettiva ogni singolo artista mette in scena la propria idea circa il tema che viene presentato e che si carica di significato quando le forme ed i colori stravolgono le aspettative dello spettatore. Quando attraverso l’uso di materiali diversi si dà forma ad un’idea, ad un sentimento che viene messo in rilievo per essere accarezzato dal pensiero che lievemente si addormenta su di esso.
La collettiva proposta dall’Associazione Arch Lab si propone di presentare una prospettiva sul tema della recessione economica e che dà il titolo alla mostra, Recession, attraverso un punto di vista artistico che punta ad evidenziare le diverse interpretazioni nell’ambito di una tematica molto attuale e che non ha risparmiato il campo dell’arte ed in particolare quella emergente.
A tal proposito i quattordici artisti raccolti in questa occasione hanno usato diversi materiali e diverse modalità di creazioni artistiche che rendono ancora più interessante e creativo l’insieme delle opere selezionate.

Tra i vari materiali selezionati emergono scarti d’autore, materiali usati per il riciclo e che Arte_oltre_la_recessione_2esprimono virtù come la purezza e la semplicità del cartone su cui si è lasciati scivolare l’immagine di un pugile, nonché la gomma che incornicia un interno futurista che lascia cadere parti di un arredamento ormai semplicemente avvolto da luci e colori fulminei quali quelli di Fiorella Saura. Colori sempre più accesi e fortemente delineati nei quadrati di luce di Daniela Foschi o riflessi in una cascata di pioggia acida che corrode superfici solide. Ma anche fotografie di individui sorpresi a riflettere o stupirsi come l’occhio fotografico di Monica Palermo.

La scelta di materiali semplici e di stili contemporanei gli artisti che espongono hanno voluto dare un proprio contributo alla definizione di recessione che accompagna il sentimento che accomuna le creazioni esposte. E’ inoltre un tentativo di promozione di un’arte emergente che guarda alla contingenza che si deprime su se stessa e al contempo uno stimolo a ricreare da dove la recessione cerca di insediarsi ma con scarsi risultati poiché l’arte è immortale come la storia.

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