Skip to main content

IV appuntamento al MArteLive 2008: SUD. Suoni di tradizione

Pagina 7 di 7

Un Palco per Tutti- IV serata

Un mix di progetti musicali provenienti da tutta Italia all’ultima (in ordine temporale) serata al MArteLive 2008.
Prima a salire sul palco Denise, da Salerno. L’aria molto “pulita” della melodia ci ha riportato alla memoria ricordi sepolti da tempo, accompagnati però da una scarsa dimestichezza scenica degli attori partecipanti. La tecnica musicale ha ancora bisogno di maturare un po’ (non è pensabile cantare, suonare lo xilofono, fare percussioni e lavorare sulle sonorità elettroniche tutto nello stesso momento), così come la cura della sezione vocale. Abbiamo notato spunti davvero interessanti nell’esecuzione del controcanto che finisce per donare un certo fascino alla melodia.

Secondi gli Erem Davi Q, di Roma: spunti interessanti, ma che andrebbero curati meglio anche nei dettagli. I ritmi a volte confusi, intercambiabili e non omogenei tra i diversi strumentisti non rendono merito al progetto globale che, invece, ha una sua forza portante. La tecnica musicale avrebbe bisogno di maturare ancora, così come andrebbe sviluppato anche un ensemble più incisivo. Testi più efficaci ed incisivi, meno schiavi della metrica e più comprensibili, sarebbero davvero di grande effetto nella globalità della proposta.

Terzi I Gatti Mezzi, di Pisa: dissacrante e divertente “scoperta” vernacolare della serata. Un interessante tessuto jazz fa da sfondo a testi ben elaborati e dall’inconfondibile tema ironico. Tecnica musicale molto buona, così come l’utilizzo del tema fischiettante che dona un certo tocco naif all’esecuzione. Forse il progetto non spicca per originalità perché si perde nella ben conosciuta tipologia del teatro (cabaret)/ canzone, ma ha forza e carattere che, nel tempo, possono diventare distintivi ed importanti per lo sviluppo del progetto.

Quarti i Sense, di provenienza calabra (Catanzaro). Sebbene risultino essere compatti nell’ensemble musicale, e discretamente preparati nella tecnica di esecuzione, la pecca che li penalizza è di non lasciare grande spazio all’immaginazione quando si tratta di capire che tipo di influenze e rimandi richiamino le loro canzoni. Una più decisa impronta personale garantirebbe una marcia in più al progetto globale, viste anche le effettive potenzialità musicali dimostrate. Menzione al merito per il batterista: bravo, grintoso e trascinante…

Quinti ed ultimi in ordine di apparizione i Christine Plays Viola (L’Aquila). A tratti caratterizzati da risonanze punk, a tratti anche un po’ metal, sembrano talmente persi nella loro musica da finire per comunicare solo con loro stessi. A parte questa esecuzione live così “personale” (l’ascolot sul MySpace aveva dato ben diverse impressioni) se si imponessero con un accento diverso, avrebbero come risultato un impatto forte sul pubblico così da conquistarlo con il carattere distintivo e trascinante della loro musica. Da rivedere sicuramente.

Un’altra serata musicale è finita al MArteLive 2008. In attesa dell’atteso giro di boa che, nell’arco di poche settimane, ci condurrà all’attesissima finale nazionale che vedrà solo sei tra le band in concorso contendersi il primo posto e le varie produzioni musicali in premio, colgo l’occasione per invitarvi la prossima settimana a venire ad ascoltare dal vivo le migliori selezioni italiane di musica emergente.
Ululato di saluto come al solito e…che ritmo e melodia siano sempre con voi!

(Edyth Cristofaro)

Pagina

Lascia un commento