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La lunga estate cagliaritana

[MUSICA]

L’estate cagliaritana, l’estate della mia terra, è sinonimo di Poetto, balli sfrenati sulla sabbia umida e musica dal vivo in riva al mare. Nonostante sia stata spietatamente rovinata da una violenta opera di ripascimento e da politiche pubbliche maldestre, la spiaggia più famosa del Campidano rimane ancora punto di riferimento e suggestivo scenario per la vita notturna dei giovani cagliaritani: il lungomare, che a partire dal promontorio dalla Sella del Diavolo si estende per più di 8 chilometri, da maggio a settembre si arricchisce tutte le sere di colori e suoni, attirando sciami brulicanti di giovani e meno giovani che fanno da pubblico agli innumerevoli concerti e spettacoli dal vivo messi in scena rigorosamente gratis. 

Il locale all’aperto (o baretto, o chiosco sulla spiaggia) più conosciuto e amato è senza ombra di dubbio il Corto Maltese, accanto alla vecchia torre spagnola, che si è trasformato negli ultimi anni in luogo di ritrovo e spazio di socializzazione per la gioventù cagliaritana, grazie soprattutto al gran numero di gruppi chiamati ad esibirsi sul grande palco.
Le estati scorse abbiamo ballato sulle note di Punkreas, Tre Allegri Ragazzi Morti, Torpedo, Radici nel Cemento e gli immancabili Sikitikis, gruppo casteddaiu (cagliaritano in lingua sarda) per eccellenza. Quest’anno la sequenza si è ripetuta e il successo tra il pubblico è stato davvero straordinario.

La stagione musicale è iniziata in grande stile il 31 maggio, con il concerto dei KNA, progetto nato dall’incontro, in veste acustica, tra alcuni componenti di due distinte realtà musicali sarde: Kenze Neke e Askra. Si sono succeduti poi senza sosta: Riff Raff, una colorita cover band degli AC/DC; La Contrabbanda, con un suggestivo spettacolo teatrale e musicale al tempo stesso; I Padrini, la punk band che canta la “Cagliari male” e i suoi personaggi storici; Virginia Madison, gruppo veronese che si ispira al filone punk dei quartieri californiani; Ratapignata, con la loro musica in levare, reggae, ska, rocksteady, dub in limba (lingua) sarda.
Anche se purtroppo non esistono più le storiche dune di sabbia bianca, talmente leggera e sottile da essere stata pian piano portata via dai venti e mangiata dalle onde, il Poetto rimane sempre il cuore pulsante della Cagliari che si affaccia sul mare e che vive nel mare, della città bianca e pigra (come è stata definita recentemente su una nota rivista) che d’estate rinasce con il sole rovente e il maestrale.

www.myspace.com/cortomaltesepoettocagliari

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