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FotoGrafia Festival: il Circuito (VI e ultima parte)

[ARTI VISIVE]

Ultima fermata dopo una maratona di fotografie distribuite per le pareti dei punti di incontro di Roma. Ultimo appuntamento per raccontare le nostre consuete tre mostre.
I colori di una città che balla è TECHNO_PARADE: Parigi ospitata da Goody Music, via Beccaria.
Capelli verdi e fucsia, ampiezza di veduta e puro divertimento queste le rivelazioni di Gilberto Maltinti. Da Place de la Bastille si può sentire la musica e i ritmi che falsano il battito cardiaco. Rimbombo veloce e una fotografia che ha nell’ottica delle note.

Un fotografo-musicista che cerca spazi contemporanei per i suoi componimenti di immagini. Le creste non saranno più così usuali e non susciteranno più scalpore, le foto di Maltinti ricreano ancora quella confusione roboante della musica e dei colori del post-punk.

In un’unica sede due mostre fotografiche completamente differenti tra loro. S.t. foto libreria galleria, via degli Ombrellari, è una libreria per la fotografia ed è forse lo spazio più indicato per spiegare foto così diverse. In un luogo, in cui si dice e si sa di fotografie, si è trovato posto per raccontare una Roma viva o morta, scene di storia nella città eterna. Una Roma raccontata nei modi più diversi e da quelli che non erano fotografi professionisti. Immagini in corsa, una corsa che ci appare più lenta e delicata rispetto alla nostra furia di registrare grazie alle nuove tecnologie a disposizione, ma la curiosità è rimasta costante nel descrivere le strade di una capitale che all’epoca era moda, cinema e cultura. Un racconto che attraversa un secolo di Roma e che nasconde dei camei importanti tra gli scatti di fotografi, come quelli di Mario Schifano. Fondamentalmente non c’è un filo conduttore, o un tema: piuttosto la spiegazione delicata di luoghi importanti della Capitale e di personaggi che nel bianco e nero ispirano ancora di più il nostro venerando rispetto. Un modo confuso per dire che Roma è stata una città dispersiva, dunque proprio questo è il modo migliore per raccontarne la storia. Una collettiva di nomi insigni e di anonimi che è un work in progress perché l’idea è quella di ospitare altri nuovi scatti di quella stessa Roma per aggiungere un angolo e un viso o solo un attimo alla sua eternità.

Altro zibaldone fotografico è Quotidianamente fotografi, un insieme di fotografie senza trama e senza guida, solo belle immagini di trentuno fotografi italiani. Lo scopo della libreria, che ospita queste due collettive, è avere uno sguardo sul passato e uno sul presente, e l’originalità è il non avere in entrambi i casi uno schema, un costrutto. Un quotidiano di oggi e di ieri per vedere come le immagini possono sempre e comunque spiegare tanto di noi. Il bianco e nero e il colore, il digitale o la pellicola, solo un modo per imprimere la nostra storia.

Due mesi e centoventinove raccolte di immagini per raccontare luoghi dell’anima e realtà difficili, momenti in cui trovare i nostri occhi o decidere per nuove riflessioni. Abbiamo visto solo il dieci per cento dei punti marcati sulla mappa scritta da FotoGrafia Festival, ma aspettiamo la prossima edizione del Circuito per percorrere altre nuove e sempre mirabolanti realtà.

Foto Techno_parade: www.gilbertomaltinti.it
Foto Luigi Gariglio: www.stsenzatitolo.it
Foto Mario Schifano: www.stsenzatitolo.it

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