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FATE PRESTO! Arte e socio- compatibilità ambientale

[ATTUALITA’]

In linea con il tema della settimana del nostro magazine, e cioè l’arte del riciclo, non mi resta che da sottolineare che, nel tempo, spesso l’attività artistica si è sposata con le problematiche sociali: a volte esprimendo un rifiuto, una condanna, a volte raccontando una questione grave oppure irrisolta. Dal riciclo alla “mondezza” il passo è breve e, in questo caso, la mostra Fate Presto!, organizzata ad hoc nella Chiesa dell’Addolorata all’interno del Complesso Monumentale di Santa Sofia, in Largo Conforti a Salerno, è un’ incitazione, peraltro ripresa dal grido di allarme lanciato da Il Mattino in prima pagina ed in seguito reinterpretato e reso immortale dalla star della Pop Art, Andy Warhol, che ne fece l’opera per Terrae-Motus, mostra voluta da Lucio Amelio all’indomani del sisma del 1980.

Il progetto è di Emanuela Adinolfi, Letizia Magaldi e Rocco Orlacchio ed il titolo, volutamente evocativo e carico di suggestioni, è un’incitazione, ma anche una richiesta, quasi fosse un’invocazione silenziosa di aiuto per l’emergenza rifiuti in Campania, dove, da mesi si vive in una situazione al confine tra follia e pericolo per la salute della popolazione tutta.

La mostra è stata inaugurata lo scorso 2 febbraio da una tavola rotonda a cui erano presenti gli artisti ed i curatori tenutasi presso la Sala Conferenze del Complesso Monumentale di S. Sofia. Rimarrà in esposizione fino al 29 febbraio dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00 ed è giusto ricordare che gode anche del Patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Filiberto Menna.

Più che un grido di allarme, questa esposizione è un’invocazione a salvare un’intera regione dallo sfacelo che, almeno in parte, è già in atto a causa del malgoverno che per decenni ha solo posticipato la risoluzione di un gravoso problema quale quello dell’immondizia. Fate Presto! ribadisce le ragioni di un’emergenza, scatenata dalla potenza distruttrice e catastrofica dell’uomo, sottolineando l’insostenibilità con la quale tutti, laggiù, sono costretti a convivere fino all’assuefazione.

Per Fate Presto! 5 artisti – Jota Castro, Claire Fontane, Carlos Garaicoa, Mariangela Levita, Giulia Piscitelli – sono stati invitati a produrre lavori site-specific per la Chiesa sconsacrata dell’Addolorata, affiancati da 5 curatori – Anne Marie Bonnet, Giuseppe Fonseca, Salvatore Lacagnina, Vera Riera, Eugenio Viola – chiamati ad interpretare criticamente il loro lavoro.

I 5 artisti, avvezzi alle tematiche sociali e di denuncia, hanno creato dei lavori ispirati alla situazione di emergenza in atto, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema. I 5 critici forniscono ulteriori spunti, per ribadire un’istanza che da etica si fa estetica, nella convinzione che l’arte porta in sé anche una funzione fortemente politica e sociale che possa essere messa al servizio della collettività.
Noi partecipiamo con il cuore a questa giusta manifestazione di civiltà pubblica, voi, magari, andatevela a vedere: potreste scoprire quanto, oltre l’immondizia, il mondo possa offrire, in termini di intelligenza e di estetica pura.

Per informazioni rivolgersi a fatepresto@gmail.com

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