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Tag: Eva Kent

Quando gli uomini odiano le donne

[L’ILLETTERATA]

evakentCredo di essermi già espressa riguardo quelli che io chiamo i “fenomeni letterari di massa”: spesso rifuggo queste osannazioni a volte plateali di prodotti editoriali, che diventano oggetto di culto di massa. Non so la sensazione è che divengano un prodotto di consumo, che non abbia dall’altra parte un reale fondamento critico.

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Giallo sì, ma d’autore

[L’ILLETTERATA]

evakentCari miei come sono andate le vostre vacanze? Cosa avete letto nelle vostre escursioni al mare, in montagna, al lago o in collina o ovunque vi abbiano portato i vostri piedi e le vostre finanze?
Io sono caduta su una spiaggia e lì mi sono stabilita, contornata com’ero di sabbia bianca, di acqua blu e di un sole quasi africano meraviglioso.

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Il genio poetico e musicale di De Andrè

[L’ILLETTERATA]

evakentDevo ammetterlo, la mia conoscenza di Fabrizio De Andrè (Genova, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) non risale affatto, come è successo per quasi tutti i miei coetanei, all’epoca della scuola superiore, quando Lui era ancora in vita e soprattutto era ancora in piena attività musicale. All’epoca ero ancora troppo poco matura e troppo presa da altro, anche musicalmente, per potermi lasciar incantare dalla poesia delle sue parole in musica.

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Kaze: Samurai detective

[L’ILLETTERATA]

evakentDevo dire che, per motivi del tutto irrazionali, ho un’enorme passione per i libri “a puntate”: mi sembra di vivere l’avventura più a lungo, proprio come se si trattasse di un pezzo di vita vissuta e raccontata. Scherzo del destino mi sono imbattuta questa volta in una trilogia davvero fuori dagli schemi: sia da quelli occidentali che da quelli storici.

 

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Perdas de Fogu: ambiente, salute e servizi segreti

[L’ILLETTERATA]

evakentLa casa editrice E/O si distingue da sempre nell’ambito letterario per la pubblicazione di opere che sono un po’ fuori dagli schemi commerciali, pur avendo comunque un enorme successo di pubblico. Qui non si tratta solo di dare spazio agli emergenti, ma di dare voce ad autori italiani e stranieri che si occupano di parlare anche di argomenti scomodi o inusuali.

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