p.r.o.g.arch_design, studio di architettura e design tutto al femminile, parte con una campagna di crowdfunding per la realizzazione del progetto Street Architecture for the people.
È aperta la call per i giovani designers e architetti per la XXI edizione dell’ Esposizione Internazionale di Milano, intitolata “21st Century. Design After Design” che si terrà dal 2 aprile al 12 settembre. Una grande opportunità per chi si vuole mettere in luce e per chi è sempre pronto ad accettare nuove sfide.
DAB – Design per Artshop e Bookshop – si rivolge a giovani designer italiani, under 35, invitandoli a progettare oggetti contemporanei e/o ispirati al patrimonio culturale ed artistico italiano, da destinare alla commercializzazione nei bookshop e artshoop museali.
In questo tempo segnato dalle trasformazioni globali, i confini fra le discipline tendono a fondersi e a ridefinirsi. Arte e design si uniscono e si trasformano in azioni che generano esperimenti sociali.
Dopo quasi un secolo dalla chiusura dell’esperienza viennese, spetta a Roma il compito di perseguire l’ideale del “Gesamtkunstwerk”, l’opera d’arte totale. Fino al 31 luglio, Diamond presenta alla White Noise Gallery una serie di opere concepite nel suo personale laboratorio di arti applicate. Come Kolo Moser e Josef Hoffmann fecero nella Vienna della Secessione, Diamond propone le sue opere come fossero una sorta di collezione di design contemporaneo; oggetti la cui funzione trascende l’utile e sfocia nell’estetico.
Esperimenti come la Bauhaus o il Wiener Werkstätte sono stati seminali per il design contemporaneo, capaci di portare all’estremo una ricerca volta a sintetizzare funzionalità ed estetica. Diamond raccoglie quest’eredità trasformandola in una provocazione in cui l‘artista si riappropria di oggetti comuni rendendoli dei preziosi ibridi fra arte e design. Una provocazione ancora più significativa considerando il suo percorso artistico; la street art, spesso considerata alla stregua del vandalismo, che diventa una sorta di Art Nouveau post moderna in grado di rendere prezioso il banale.
Oggetti trovati, di uso comune, su cui l’artista interviene trasformandoli in strumenti unici di un ideale klimtiano di vita in cui non esiste confine fra arte e funzione. Finestre, porte, paraventi ed altri oggetti destinati alla discarica che diventano opere d’arte pur conservando la loro funzione originale. I lavori concepiti da Diamond per questa mostra si rifanno al tema caro alla street art dell’objet trouvé senza però renderlo un feticcio dell’ambiente urbano ma elevandolo a prezioso oggetto di design.
Alla maniera di Kolo Moser, Diamond usa uno stile asciutto, grafico che mischia elementi di street art con atmosfere da Ver Sacrum. Il risultato sono delle opere realizzate con tecniche che vanno dall’acrilico allo spray che sembrano state concepite per una moderna incarnazione del palazzo della secessione.
E’ proprio questo monumento della Vienna di inizio secolo che ha ispirato l’istallazione di Diamond per la project room in cui l’artista propone la sua personale versione del fregio di Beethoven: un’opera muraria ispirata alla Secessione e che verrà presentata incompleta al vernissage per essere completata durante il periodo della mostra.
Manca poco ormai alla ventesima edizione del MiArt cha dal 10 al 12 aprile occuperà i padiglioni di Fieramilanocity con le sue quattro sezioni:
Established, con 105 espositori delle realtà più affermate; Emergent, con 16 gallerie straniere e 6 alla loro prima esperienza fieristica, ma tutte a caccia di giovani talenti; THENnow, con le sue 18 gallerie dove artisti storici e più recenti sono messi a confronto; 13 le gallerie per Object, dove trovare oggetti di design moderno e contemporaneo in edizione limitata e fruiti come opere d’arte.
E’ interessante scoprire come la passione per il glamour contagi il mondo del design. L’immagine è al primo posto, nelle campagne pubblicitarie che vedono tacchi a spillo e abiti vintage impreziosire poltrone asettiche e prodotti ibridi, connubi di funzionalità e tecniche rubate al mondo della moda.
ROMA- Il gruppo RCS – Rizzoli Corriere della Sera porta nell’autunno romano una novità destinata a farsi largo tra i mille appuntamenti dell’offerta culturale Made in Rome. Dal 16 settembre ha aperto i battenti Meet Design, l’esposizione-evento dedicato al design d’autore che, per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, celebra e riscopre l’eccellenza italiana del settore fino al 12 ottobre.
Algide e asettiche pareti sono spesso sfondi monotoni di gallerie d’arte e sfilate di moda. A volte però, senza paura di far perdere risalto all’oggetto esposto, una location preziosa e ricercata può aggiungere qualcosa in più.
Words, words, words. Quante parole diciamo al minuto? E quante ce ne sono che vorremmo pronunciare e rimangono intrappolate in gola, care Fashion Victims?
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