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Architetture di stile

ileniapolsinelli
[DIMODA E DEMODE’]

ileniapolsinelliAlgide e asettiche pareti sono spesso sfondi monotoni di gallerie d’arte e sfilate di moda. A volte però, senza paura di far perdere risalto all’oggetto esposto, una location preziosa e ricercata può aggiungere qualcosa in più.

La sfilata Il giardino delle Baccanti, la III edizione del progetto che si è svolto il 31 luglio a Sampieri e unisce stile e architettura, è uno di questi esempi.  Le Dimore Del Valentino, l’antica massoneria del 1861, è stata teatro delle creazioni di giovani fashion designer come  Salvo Presti, Almacesco, architetture1311694424bStefano Scannapieco.
Se la collezione Atomo di Presti intreccia come sculture materiali più vari, dalla seta al satin, rigorosamente realizzati in tinte fluo, gli abiti dello stilista Almacesco uniscono gusto vintage e materiali di scarto, riciclati e trasformati in nuovi capi. Il richiamo a tradizioni e usi ormai dimenticati è alla base della collezione Ritorno in Sicilia ideata da Scannapieco e ispirata ai classici abiti indossati dalle donne del dopoguerra. Assoluto protagonista è il pizzo, bianco o nero che sia, che avvolge il corpo o crea elementi decorativi che impreziosiscono abiti.
Immancabili i gioielli spesso ricavati da gocce di cristallo di lampadari antichi o vecchi ori che sembrano essere esposti nella bacheca di qualche negozio d’epoca.
Il giardino delle Baccanti riunisce tendenze e stili che si collocano agli antipodi: dal ritorno alle tinte pastello sino ai colori scintillanti: i viola lacca, i rosa shocking, i turchesi brillanti e i verdi acidi. Mescola abiti di antica manifattura artigianale e tempeste di rouches, tessuti rigidi come sculture e gonne che appaiono una seconda pelle, bustini ottocenteschi e spigoli che ricordano un quadro futurista.

Sofia Mattioli

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