Un misterioso uomo lungo 16 metri che sembra fatto di pietra, sdraiato su un letto in cui i chiodi sono stati sostituiti da 57 mila coni gelato veri, con la punta all’insù. E’ Frank il fachiro. Lo spettatore deve inevitabilmente fare i conti con la sua piccola dimensione umana, laddove la sola testa e i piedi del fachiro sono alti quasi 3 metri. Il pubblico potrà osservare la scultura da una balconata, mentre sarà investito dalla fragranza delle cialde croccanti in una vera e propria esperienza sensoriale.
Ma chi è Frank? L’autore, Gabriele Picco, risponde così: «Mi piace l’idea che i chiodi del fachiro siano sostituiti con i coni gelato, qualcosa che tutti associamo all’infanzia, alla spensieratezza e alla gioia. Forse ha qualcosa di malinconico questa scultura: credo che parli in qualche modo anche di dolore e di nostalgia. Nonostante le sue dimensioni, io guardo Frank il fachiro come fosse una piccola poesia».
Frank il fachiro e’ una delle installazioni della mostra Dovrei smettere di origliare le falene inserita nella dodicesima edizione delle Meccaniche della Meraviglia, rassegna di mostre d’arte contemporanea allestite a Brescia in spazi architettonici di particolare pregio, quali castelli, palazzi, chiese e siti di archeologia industriale o siti archeologici.
Giunta alla dodicesima edizione, Meccaniche della Meraviglia, rassegna di mostre d’arte contemporanee, approda per il secondo anno consecutivo a Brescia, promossa dall’ Assessorato alla Cultura del Comune e MO.CA . Le mostre, da sabato 24 febbraio fino al 25 marzo 2018, saranno l’occasione per importanti artisti di esporre in spazi architettonici di partiicolare pregio.
Gabriele Picco utilizzerà la Crociera di San Luca, Laura Renna il Palazzo Averoldi e Ruben Pang il Palazzo Martinengo Colleoni – MO.CA.
Le Meccaniche della Meraviglia sono nate nel 2003 con lo scopo di far conoscere e valorizzare alcuni luoghi emblematici del territorio in cui si svolge la manifestazione, ma hanno già avuto modo di “abitare” alcuni spazi del territorio bresciano come il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera o Villa Zanardelli a Toscolano Maderno, le strutture del Castello di Desenzano del Garda e le incantate architetture del Lazzaretto di Salò.
La manifestazione è influenzata dalla La concezione artistica di Joseph Beuys, che vedeva l’opera d’arte come la realizzazione della “scultura sociale”. È ripensando alla figura di Joseph Beuys e alla sua concezione artistica, in particolare al concetto che sottolinea come la più grande opera d’arte sia la realizzazione della “scultura sociale”, che questo progetto si sviluppa. Per tornare ad avere una funzione sociale, l’artista deve trovare il modo di dedicarsi anche a quest’opera. Il progetto Meccaniche della Meraviglia vuole inserirsi in questa forma di pensiero artistico. Attraverso il meccanismo eterotopico della “duplice entrata”, ovvero, sottolineando la medesima importanza tra luogo che la ospita e opera che ingloba in se stessa lo spazio, si vuole garantire la cattura dello spettatore nella maniera in cui il solo spazio o la sola opera non ne sono capaci. Lo spaesamento dello sguardo, il creare l’abitudine a cambiare il punto di vista. Uscire dallo stereotipo e vedere le cose nella loro essenza.
L’opera, che si presenta come una cosa sola con lo spazio reale che la contiene, obbliga chi la guarda a entrare in contatto fisico con la realtà e dunque con l’opera stessa. Questo permette di abolire quelle barriere di scetticismo che oltre un secolo di avanguardie hanno contribuito a costruire creando un sempre maggior distacco tra cultura artistica e società civile. Intervenire in alcuni contesti della città significa continuare il processo di partecipazione che in 15 anni ha visto il territorio provinciale aprirsi al confronto passato/presente, ponendo l’Amministrazione Comunale cittadina quale nuovo punto di riferimento culturale per il territorio tutto.
Interessante notare, come tutte le sedi di questa edizione gravitino attorno al percorso che da piazza Moretto si sviluppa per tutta la via Moretto, una scelta fatta per affiancare un percorso legato al contemporaneo, all’apertura della Pinacoteca Tosio Martinengo che, dopo oltre 10 anni di lavori, riapre le sua porte alla città.
Meccaniche della Meraviglia:
Dal 24 Febbraio al 25 marzo
da Mercoledì a Domenica
dalle ore 11.00 alle ore 17.00
PALAZZO AVEROLDI
Contrada Santa Croce 38
CROCIERA DI SAN LUCA
via Moretto 61d, via Cavallotti 3
PALAZZO MARTINENGO COLLEONI DI MALPAGA
Piazzetta S. Alessandro
Dal 2 marzo 2 Marzo fino al 4 Aprile 2018
- C.AR.M.E. – Centro Arti Multiculturali Etnosociali
Gemina. Arte contemporanea da Darmstadt, Logroño, Troyes.
Tre artisti provenienti dalle tre città gemellate con Brescia: Anna Madia da Troyes, José Antonio Olarte da Logroño, Karwath+Todisko da Darmstadt.
Per maggiori informazioni: http://bit.ly/meccaniche_della_meraviglia