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Thievery Corporation @ Atlantico Live

TC1ROMA- Chiamarli gruppo o band sarebbe davvero poco esaustivo, i Thievery Corporation sono infatti molto di più. Più di un duo di dj (Rob Garza e Eric Hilton) di Washington DC, più di una formazione di musica elettronica trip hop e downtempo, che fa anche reggae (benissimo tra l’altro, infuocando il locale meglio che in una dancehall!) e ancora, sono più di un insieme di musicisti appassionati che si cimentano nel creare atmosfere oniriche affidandosi alla musica chillout, i Thievery Corporation sono una famiglia, estesa e multiculturale.

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Doppia identita’ elevata al superficiale

rezza_-_bahamutROMA- In un Teatro Belli sovraffollato e sovraccaldato, Antonio Rezza ha imperversato per tre giorni (dal 3 al 5 giugno) come irresistibile tiranno grottesco della scena, infilandosi a capo della rassegna Garofano verdeXVII edizione, che Rodolfo di Giammarco dedica da anni al teatro che fa dell’omosessualità il suo centro espressivo e/o riflessivo, coinvolgendo anche magari – come nel caso in questione – chi “dell’omosessualità non ne ha l’indole perché non la vive sulla propria pelle”.

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L’insostenibile leggerezza dell’essere Lulù

Immy2MILANO- Dal 21 al 27 maggio è tornato al Teatro Franco Parenti di Milano, Lulù, spettacolo tratto dall’opera omonima di Carlo Bertolazzi, uno degli autori lombardi più rappresentativi del ‘900, celebre soprattutto per alcune sue opere in dialetto milanese, tra cui la celebre El nost Milan.

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Novecento, una buona storia da raccontare

080923-NovecentoDeliaROMA- Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento è nato su una nave e da lì non è mai sceso.
La penna di Baricco, l’immaginazione di Tornatore hanno già raccontato questa storia, eppure il monologo di Corrado d’Elia, in scena al Teatro Belli di Roma fino al 30 maggio scorso, cattura il pubblico, trasportandolo direttamente su quel Virginian che tante vite ha visto passare, ma di una si è legato per sempre fino alla fine.

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Credevo di essere al MAXXI, invece ero a Zelig

[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

shibaInizio il viaggio su una carrozza nera, quest’enorme struttura bianca non può non essere visitata con scarpe scomode, e trovo l’idea di una carrozza per gli avventori assolutamente perfetta. Ma l’idea di avere come compagna di viaggio una mozzarella mi destabilizza, magari, per me, è meglio evitare la compagnia di un latticino, potrebbe distogliere facilmente la mia attenzione, e invece quest’imponente struttura bianca dichiara la massima serietà da parte mia.

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You Are My Light: uno spot per i Mondiali

[CINEMACITTA’]

Alessia_GrassoiSi inizia con delle note cariche di passione, ed una voce calda quanto bassa. Un pallone viene calciato lungo le strade di una città notturna e le luci si accendono, nelle tracce del suo percorso: il nuovo Spot Edison ci dona tutto l’emozionante pathos dei Mondiali alle porte, del Sudafrica 2010.

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Oh-ho mi è semblato di vedele un Canemucco!

[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraIn questo periodo tardo primaverile che sta consegnando agli amanti del fumetto una lunga lista di novità (dall’esordio di case editrici come la BAO Publishing a nuove riviste specializzate da edicola come i-Comics, fino a testate inedite come Harry Moon e Valter Buio), sicuramente la scommessa più interessante è stata servita dalla Coniglio Editore con la pubblicazione di Canemucco.

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Chanel pre fall 2010/2011: Karl Lagerfeld

[DIMODA&DEMODE’]

ileniapolsinelliImpeccabile nelle immagini che lo ritraggono, affascinante e misterioso, capelli bianchi, occhi perennemente coperti da lenti e mani inanellate. Karl Lagerfeld, nato ad Amburgo il 10 settembre del 1933 (nonostante affermi di essere venuto alla luce alle soglie degli anni 40′), nel 1983 assume la guida di casa Chanel come responsabile artistico delle collezioni e parallelamente continua l’attività di fotografo immortalando star del calibro di Marilyn Manson.

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Il laureato, lo sbatti-uova, il salotto, il calcestruzzo

[IL_7 SU…]

il7Max Trani, laureatosi in filosofia per dare dei problemi all’anima e farla riflettere oltre la soglia delle comode convenienze, ad un certo punto ha sentito più urgente del solito la chiamata verso la carriera musicale ed ha preso la pillola rossa di Matrix, quella che consente, a costo di qualche sofferenza, di avere la consapevolezza di scegliere.

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