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Autore: Edyth Cristofaro

P. Di Sarcina_ No More Rainy Days

nomorerainydaysCD MUSICA- Paolo Di Sarcina è stato uno di quei musicisti ai quali le etichette davano solo fastidio.
Personaggio schivo e caleidoscopico, Di Sarcina ha attraversato varie correnti musicali senza mai smarrire la curiosità per il nuovo, gli esperimenti, le contaminazioni.
Cantautore, bassista e chitarrista, Di Sarcina cresce e si forma negli anni della Vesuwave ritagliandosi ruoli importanti, ma non sotto i riflettori. La sua creatività, però, lo allontana dalla nuova onda napoletana e lo porta in Francia dove, con la sua Compagnia Musicale, sviluppa una particolare forma di canzone/teatro. Dopo i successi francesi, torna in Italia e sulla base delle esperienze maturate dimostra di padroneggiare il concetto stesso di canzone rivisitata in molteplici forme, dal jazz alla canzone d’autore, innervando nel folk spruzzi di pop quasi radiofonico.

 

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Guerrilla Farming _Naturale

gf_copertina_guerrilla_farmingCD MUSICA- Non so se stiamo assistendo a una rinascita del genere Reggae, ma pare che negli ultimi tempi il suono della Jamaica stia tornando a farsi sentire con una nuova forza: insomma, mai come in questo periodo, mi sono capitati tra le mani tanti dischi reggae, e tutti di buona qualità.
Questa volta abbiamo a che fare con i toscani Guerrilla Farming, con un passato da reggae cover-band e una notevole collezione di live e contest musicali. Dopo tanto tempo passato a suonare la musica di altri, il salto nell’inedito è parso quasi “naturale”, e Naturale è proprio il titolo del primo disco, che possiede fortunatamente uno stile riconoscibile costruito grazie alla variegata provenienza artistica dei componenti (dal jazz al blues, passando per il rock anni Sessanta e Settanta).

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Scatozza_ Snow Cycle

snow_cycle_copCD MUSICA- Giampaolo e Stefano Scatozza, due fratelli accomunati dalla musica, ma con migliaia di chilometri che li separano, riescono finalmente a coronare il sogno di un gruppo e di un progetto insieme. Snow Cycle è da dicembre 2008 il nome del loro progetto uscito per l’etichetta Zone di Musica, con distribuzione Egea e con una bella storia alle spalle. Nel 2005 Giampaolo che in quel periodo vive a Londra, mette insieme i musicisti, Stefano che invece vive a Roma lo raggiunge con la musica e gli arrangiamenti. Alla batteria e alla chitarra dei due fratelli si uniscono così la tromba di Audun Waage , il sax di Marcus Cumminis e il basso Rich Brown. Questo mix di musicisti registra un demo che rappresenta la promessa di un cd. Nel frattempo però Giampaolo lascia Londra per trasferirsi a Toronto, in Canada. E’ quindi lì che a distanza di anni si riuniscono i cinque, tengono alcuni concerti insieme e danno vita, finalmente, a Snow Cycle.

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Ponyo sulla scogliera, regia di H. Miyazaki

Poster-PonyoPCINEMA- Con Ponyo sulla scogliera, Hayao Miyazaki ci regala una versione molto giapponese di un classico delle fiabe, La Sirenetta di Hans Christian Andersen.
Uscito nelle sale il 20 marzo, per riuscire a vederlo sono dovuta tornare per ben due volte al cinema, perché era sempre tutto esaurito, e pagare un euro di prevendita per essere sicura di entrare. Quando esce un nuovo film di Miyazaki, vesto i panni della zia e porto al cinema i figli di due miei cari amici. Cielo, secondo me hanno mangiato la foglia e, considerato che il più grande ha 15 anni, direi che sono loro che accompagnano me, ma i film di Miyazaki riescono sempre a incantare grandi e piccini.
Ponyo è decisamente indirizzato ai più piccoli. I disegni hanno tratti semplici, le fattezze dei personaggi sono particolarmente stilizzate. I colori sono gioiosi, così come i fondali, che nella migliore tradizione del maestro Miyazaki, sembrano realizzati con i pastelli. Ma tutto parla direttamente al cuore, non importa quanti battiti abbia fatto. 

 

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Focaccia blues, regia di Nico Cirasola

Locandina_Focaccia_BluesCINEMA- La storia del film Focaccia blues parte da una vicenda realmente accaduta. È il 2001 quando nella città di Altamura, nel barese, una nuova torre s’innalza accanto allo storico campanile municipale: si tratta dell’insegna di Mc Donald’s, nuova attrazione alimentare del paese. Per un paio d’anni, le due colonne restano affrontate ai lati opposti del corso principale della città, fino a quando, nel 2003, non succede l’inverosimile: la filiale della potente industria americana è costretta a chiudere i battenti, sconfitta dalla concorrenza di una minuscola panetteria. L’attività aperta da Luca Di Gesù ha infatti causato, nel giro di pochi anni, il fallimento di questa sede periferica del colosso imprenditoriale d’oltreoceano, puntando sui prodotti genuini tipici della tradizione pugliese e sui prezzi contenuti. Questa storia sorprendente e unica al mondo (tanto da aver girato per tutto il globo sulle pagine dei giornali, giungendo perfino nella patria del gigante sconfitto, l’ America) è oggi raccontata in un film realizzato dal regista Nico Cirasola e prodotto dalla Bunkerlab. Il lungometraggio, che apparirà al Cinema Aquila di Roma a partire dal 17 Aprile 2009, è in fase di presentazione attraverso serate organizzate in diversi locali dell’Urbe, nelle quali si ha la possibilità di ascoltare direttamente la voce e le idee del regista (per informazioni, www.focacciablues.it). 

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Il Soffio della terra, regia di S. Russo

CINEMA- imgesterna_il_soffioTanto sono già morto…oggi voglio solo provare a vivere“, dice un emozionante Fabio De Caro, che dopo Ludos Game’s Mr. Pinky, torna tra noi con un’interpretazione molto toccante in un corto diretto e scritto da Stefano Russo, conosciuto per Sei quello che mangi, raccontando il difficile tema dell’eutanasia che in questi mesi ha riempito i nostri notiziari quotidiani.
Il Soffio della terra è stato proiettato il 28 Marzo al Caffè Letterario di via Ostiense, sotto gli occhi di un pubblico ben raccolto e della ricca presenza non solo dell’intera troupe ma anche del Sen. Lionello Cosentino, di Mario Staderini della Associazione “Luca Coscioni” di Roma per la petizione del testamento biologico, di Sergio Rovasio dell’Associazione “Certi diritti” e del cantante Enrico Capuano

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In viaggio…tra le righe

evakent[L’ILLETTERATA]

La letteratura di viaggio (e non da viaggio che è tutta un’altra cosa) è sempre stata una porzione del settore che ha interessato principalmente i viaggiatori indefessi, o i sognatori: coloro che non potendo permettersi di mollare tutto e andarsene in giro per il mondo, riescono a costruirsi i loro viaggi, volando con la fantasia, laddove i piedi o il portafoglio non possono arrivare.
Altra cosa le guide turistiche, unico mezzo di sopravvivenza nei luoghi lontani.
Eppure bisognerebbe ascrivere alle categorie sopra menzionate, un altro tipo ancora di letteratura di viaggio: quella dove il viaggio avviene più o meno dichiaratamente tra le righe, dove la cronaca è quella del viaggio personale, dove le esperienze raccontate sono quelle di vita vissuta dall’autore stesso.
Mi sono capitati tra le mani proprio due libri, nell’ultimo periodo, che mi hanno fatto riflettere proprio su questa tipologia alternativa di letteratura di viaggio.

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Per farla breve: Cortoons

diegociorra[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

Uscendo dal Teatro Palladium di Roma a notte inoltrata, dopo essermi goduto le prime ore di proiezione dei corti d’animazione in concorso a Cortoons, in mente facevo considerazioni sugli aspetti positivi di una rassegna del genere, come il fatto che restando in sala tre ore avevo potuto scoprire decine e decine di artisti diversi, con stili distanti tra loro, ed appassionarmi seppur per una manciata di minuti ogni volta, a storie e personaggi sempre diversi.
Quando la mattina dopo sfogliando il giornale, ho più volte letto riferimenti a Twitter, l’ultima social-moda di internet, un microblog in cui si lanciano Ansa su se stessi di massimo 140 caratteri, la mente è di nuovo volata al Festival Internazionale di Cortometraggi d’Animazione a cui avevo partecipato: messaggi corti, animazioni corte. Non poteva essere una coincidenza.

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Spariti II: code di lucertola

Alessia_Grassoi[CINEMACITTA’]

L’ultima volta vi avevamo lasciato con Vota Provenzano”, il primo docu-film dell’evento Spariti, del centro sociale Centocelle Aperte, che narrava il cambiamento del termine “mafia” all’interno del pensiero di massa al giorno d’oggi.
Questa volta tratteremo della seconda serata della rassegna, che ha presentato agli occhi dei partecipanti il documentario di Valentina Giovanardi, Code di Lucertola.
La realtà è terribilmente superiore a ogni storia, a ogni favola, a ogni divinità, a ogni surrealtà”,  così inizia la visione della pellicola che ci presenta la citazione di Antonin Artaud, e che ci fa letteralmente entrare all’interno di un mondo sconosciuto, oscuro quanto orrorifico: l’istituzione del manicomio.

 

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Le lune di Valentina Mori

shiba[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

Quante volte avete detto: ma che carattere lunatico?
Oppure di fronte ad un’opera d’arte  siete stati critici impettiti intravedendo lo squarcio di vita dell’artista.
In entrambi i casi, sia che siate stati facili nel giudicare un aspetto caratteriale piuttosto che attenti osservatori della psicologia artistica, di fronte alle opere di Valentina Mori vi trovereste proprio a vostro agio.
Quattordici dei  lavori di quest’artista sono ospitati nello Spazio Officina 468 fino all’8 aprile 2009 e tutte sono figlie dello spirito lunatico di una sensibilità ferita. La femminilità che traspare nella mostra Di luce & di sabbia. Risacche di vita è tangibile, tanto che il riconoscimento è immediato.

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