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P. Di Sarcina_ No More Rainy Days

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nomorerainydaysCD MUSICA- Paolo Di Sarcina è stato uno di quei musicisti ai quali le etichette davano solo fastidio.
Personaggio schivo e caleidoscopico, Di Sarcina ha attraversato varie correnti musicali senza mai smarrire la curiosità per il nuovo, gli esperimenti, le contaminazioni.
Cantautore, bassista e chitarrista, Di Sarcina cresce e si forma negli anni della Vesuwave ritagliandosi ruoli importanti, ma non sotto i riflettori. La sua creatività, però, lo allontana dalla nuova onda napoletana e lo porta in Francia dove, con la sua Compagnia Musicale, sviluppa una particolare forma di canzone/teatro. Dopo i successi francesi, torna in Italia e sulla base delle esperienze maturate dimostra di padroneggiare il concetto stesso di canzone rivisitata in molteplici forme, dal jazz alla canzone d’autore, innervando nel folk spruzzi di pop quasi radiofonico.

 

 Figura estremamente rispettata nell’ambiente, classico musicista per musicisti (una definizione che il pianista Richie Beirach ha salutato come risarcimento della fama mancata), Di Sarcina è stato stroncato dalla leucemia a soli 47 anni, nel 2004.
Consapevole della sua malattia, il musicista campano ha dedicato i suoi ultimi tempi proprio alla sensibilizzazione verso questa grave malattia, a suo dire sottovalutata dall’opinione pubblica.
Per celebrare la figura artistica e umana del musicista gentiluomo, la Polo Sud ha dato alle stampe No more rainy days, album tributo in cui artisti che hanno lavorato con Di Sarcina ripresentano 20 suoi brani, molti dei quali non conosciuti dal pubblico, nelle loro versioni originali. 

Presentato al MEI 2008, il cd da poco uscito vuole essere una testimonianza della personalità e dei desideri del compianto musicista fino in fondo: i proventi delle vendite andranno tutti alla associazione AIL. Ne risulta un sorprendente collage di contributi in cui si alternano Andreasbanda e Lega Leggera – con entrambi Di Sarcina aveva suonato come bassista-, Daniele Sepe e i mai dimenticati Walhalla, esponenti questi ultimi della rinomata Vesuwave che ha dato gloria solo agli Avion Travel. Ma anche jazzisti come Marco Zurzolo e Maria Pia de Vito, trasversali come Marco Francini, dediti al Blues come i Blue Stuff, già band di Bennato ai tempi dello pseudonimo Joe Sarnataro. Questa eterogeneità artistica presente nel lavoro antologico spiega meglio di ogni altra cosa come e quanto Di Sarcina abbia toccato praticamente tutti i generi musicali, lasciano tracce mai estinte del suo passaggio. 

Various Artists – No More Rainy Days – Omaggio a Paolo Di Sarcina, Ed. Polo Sud

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