Twister, 10 artisti per 10 musei
[ARTI VISIVE]
MILANO- Un tornado d’arte contemporanea ha colpito la Lombardia. È Twister, un progetto realizzato per unire dieci musei della regione attraverso un unico filo conduttore: un concorso internazionale che rappresenterà un’innovativa fonte di opere da selezionare, esporre e acquisire.
Il concorso, indetto in collaborazione con la Regione Lombardia e la Fondazione Cariplo, è pubblico e ad invito; il tema è la progettazione, produzione e acquisizione di dieci interventi artistici che andranno a far parte delle collezioni permanenti di altrettanti spazi museali ed espositivi della Rete Regionale mentre l’undicesimo la coinvolgerà interamente. I musei che fungeranno da palcoscenico per queste innovazioni artistiche sono: il FAI con la Villa e la Collezione Panza di Varese, la Fondazione Stelline di Milano, la Galleria del Premio Suzzara (MN), la GAM Civica Galleria d’Arte Moderna di Gallarate (VA), la GAMeC Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, il MAM Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Gazoldo degli Ippoliti (MN), il Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio (VA), il Museo d’Arte Contemporanea di Lissone (MB), il Museo del Novecento di Milano e il Premio Nazionale Arti Visive Città di Gallarate (VA). L’obiettivo comune è quello di valorizzare il proprio patrimonio strizzando l’occhio all’arte contemporanea e sostenendo i giovani artisti.
Numerose le proposte ricevute, e da queste è stata fatta una prima selezione di sessanta artisti, passati di seguito a venti e poi arrivati ai dieci vincitori finali. Mario Airò con Loto, una sorta di grotta creata con luci psichedeliche ad unire due zone; Massimo Bartolini con il suo Paesaggio da lontano, “organo” da giardino; Carlo Bernardini e il Codice spaziale, che trasforma le facce esterne del museo in vibranti diaframmi; l’Untitled di Loris Cecchini sarà un originale info-point dal formato di una metallica roulotte; Madame Duplok con la sua Per grazia ricevuta, riporterà i volti dei residenti di Gemonio all’entrata del museo; Chiara Dynys con Dietro di sé colloca, all’interno di un tempietto, un punto luminoso a intervalli; Lara Favaretto crea un Monumento momentaneo alla solidarietà; Maik e Dirk Löbbert danno un Welcome che guiderà il visitatore su di un tappeto rosso; Marzia Migliora prende spunto dalla frase di Roland Bartes “quelli che trascurano di rileggere si condannano a leggere sempre la stessa storia”, e crea un percorso di visita alternativo, per gli estranei al mondo dell’arte; infine, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini con un Forse possiamo anche fare una mappa per perdersi studiano il rapporto museo e territorio, partendo dai bambini per poi coinvolgere l’intera città. L’artista Ofri Cnaani ha invece realizzato l’intervento artistico in rete che coinvolgerà tutti e dieci i musei: videoinstallazioni legate alle singole identità e proiettati su vetrate interne ed esterne.
«Twister rappresenta l’esempio di viva compartecipazione tra artisti e istituzioni – spiega Massimo Zanello, assessore alle culture della Lombardia – per valorizzare il fermento culturale in atto nella nostra regione e avvicinare il pubblico all’arte contemporanea, spesso ancora avvolta da un senso di incomprensibilità».
Le opere, inaugurate il 3 ottobre scorso, saranno visibili al pubblico fino al 31 gennaio 2010.
Teresa Gentile
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