Lady Oscar – François – Versailles Rock Drama
[TEATRO]
ROMA – Dopo il grande successo di pubblico ottenuto al teatro Vascello di Roma lo scorso marzo, il Sistina lo ha voluto sulle sue scene, mettendolo in cartellone, come fuori programma, dall’8 al 10 maggio. Si tratta del musical Lady Oscar – François – Versailles Rock Drama, realizzato dall’Associazione Diverbia et Cantica con la regia di Andrea Palotto, autore anche di musiche e testi.
L’opera è liberamente ispirata al famoso manga di Ryoko Ikeda Le rose di Versailles (1972), divenuto poi una serie di animazione di grande successo, conosciuta in tutto il mondo come Lady Oscar. Protagonista è Oscar François de Jarjayes, unica figlia di un austero generale della Francia pre-rivoluzionaria, rimasto vedovo al momento del parto, allevata dal padre come un maschio per farne il suo erede ed un vero soldato. I fatti storici che hanno portato alla Rivoluzione Francese fanno da sfondo alle avventure di lady Oscar, divenuta a soli 14 anni capo della Guardia Reale per proteggere la futura regina Maria Antonietta, sua coetanea, e destinata ad una morte gloriosa, al fianco del popolo, durante la battaglia per la presa della Bastiglia.
Le vicende di lady Oscar (Alice Mistroni) e degli altri protagonisti, come l’innamorato amico d’infanzia André (Danilo Brugia), la fragile Maria Antonietta (Emanuela Maiorani), il suo sposo Luigi XV (Francesco Biolchini), l’affascinante conte Fersen (Stefano Di Gangi) e il perfido duca d’Orleans (Igino Massei), che hanno appassionato dagli schermi della TV italiana bambini e adolescenti, nel 1982 e poi ancora nel ’90, sono state abilmente condensate e riproposte in versione teatrale in questo musical in stile anglo-sassone, dal carattere ironico e satirico, nel quale la Storia e soprattutto i contrasti sociali assumono un ruolo di primo piano.
La condizione di miseria del popolo e i fasti e lo sfarzo della corte, infatti, vengono messi a confronto, alternandosi simbolicamente nei due livelli della scenografia. Le diverse sfumature musicali, sofferte e dure in un caso e più frivole e leggere nell’altro, ne sottolineano i contrasti, assecondate anche da un sapiente gioco di luci che contribuisce a trasmetterne le emozioni.
Dietro a tutto questo, l’affascinante ed inquietante figura di un Robespierre/burattinaio (Massimiliano Micheli), ‘amico del popolo’, che solletica e asseconda gli istinti della rivolta mettendo in berlina l’inadeguatezza e la cecità della corte e dei suoi protagonisti, trasformandoli in ridicole macchiette in ingegnose e riuscitissime scenette satiriche.
L’uso di un linguaggio e di uno stile moderno, nelle musiche ma anche nelle coreografie e nei costumi stilizzati, contribuisce a rendere l’estrema attualità dei temi trattati. A dispetto del tempo trascorso, infatti, la nostra società continua ad essere caratterizzata dalla diseguaglianza e da una sempre crescente distanza tra poveri, sempre più poveri, e ricchi, sempre più ricchi.