Le Rossoporpora vincono il Premio SIAE al Biella Festival

[MUSICA]

Il trio femminile Rossoporpora ha vinto, lo scorso 18 ottobre, il Premio “Sergio Endrigo”, dedicato al grande cantautore e conferito dalla SIAE al Biella Festival, concorso dedicato alla produzione musicale indipendente. Il brano che gli è valso il riconoscimento è l’intenso “Scirocco e Maestrale”. I Perenne Symposio invece con il brano ”Patì” hanno vinto con grande apprezzamento di giuria e pubblico il Festival della città.

Dall’ascolto delle canzoni delle Rossoporpora, ci si rende conto che la loro musica riesce a coinvolgere ed è interessante perché si scorgono molto agevolmente le provenienze del tutto eterogenee delle tre componenti del gruppo: musica classica, rock e folk. Il tutto a creare un pop dalle mille commistioni. A mancarci all’ascolto è forse soprattutto la componente rock, ma il risultato generale appare comunque molto buono. I testi forse a volte sono un po’semplicistici, se proprio dobbiamo avanzare una piccola critica nei loro confronti, ma molto spesso dimostrano grande sensibilità e a tratti offrono delle riflessioni profonde. In tutti i casi il miglior pregio è quello di svincolarsi con naturalezza dalla drammaticità all’ironia, anche a volte mescolandole come due aspetti dello stesso brano, come in “La ragazza del call center”, canzone dedicata alla triste monotonia del lavoro di una dipendente di un call center.
Cantano con disinvoltura anche in inglese. Tutto rigorosamente in versione acustica, con la strumentazione composta da un violoncello, una chitarra classica e una chitarra acustica. Interessanti anche le voci, quella di Rossana Picca, ma anche le intersezioni nei duetti o terzetti che si creano nel corso di numerosi brani, elemento che denota ancora di più la raffinatezza stilistica del gruppo. Rossana, la cantante e l’autrice dei testi, dichiara di avere Carmen Consoli tra le sue cantautrici di riferimento, e le canzoni infatti riescono a rievocare in una interpretazione originale i pregi della grande artista siciliana.

di Stefania Carta