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1 Fantareale Slam: una gara da mostri…

[LETTERATURA]

Nella notte delle streghe e dei morti viventi, il 31 ottobre, invece di gridacchiare “dolcetto o scherzetto”, ci trovavamo nella sala dei congressi della Scuola Omero, la scuola di scrittura creativa ormai al suo ventesimo anno d’età, a sentire storie di trasformazioni mostruose e non.

Il Fantareale Slam ha ospitato in Villa Maria a Roma, una serie di invenzioni paradossali, prodotti inediti di scrittori più o meno in erba, che si cimentano nel Fantareale, nuovo genere registrato dai due direttori e fondatori della Scuola Omero, Paolo Restuccia ed Enrico Valenzi.

Il tema della serata era: “Mostri e metamorfosi fantareali”, e nei cinque minuti a disposizione di ogni partecipante ci sono venute a trovare fantastiche trasformazioni e mostri molto probabili, creati dai quindici concorrenti, tra cui ha primeggiato Francesca Aucone con Da Anna a Veronica, un racconto di trasformazione dovuta all’amore. Una passione tale da spingere un amante instancabile del corpo, delle manie e delle smanie delle donne a raccogliere in sé le loro prerogative e a trasformarsi in una di loro. L’Aucone si è portata a casa il premio di 300,00 euro e noi abbiamo potuto conoscere un nuovo luogo dove raccogliere descrizioni di una realtà che non riporta esclusivamente fatti oggettivi e lucidi, ma trova proprio in questi le assurdità e le racconta con il linguaggio semplice della descrizione narrativa.

Seguendo i quindici racconti in gara, ci siamo chiesti nei cinque minuti brillanti di Luigi Annibali, se è più normale che un uomo si trasformi in un alligatore o che uccida moglie e suocera. Ed è mai possibile che un animaletto delizioso come lo “strug” ( che voi tutti conoscerete…) possa portare all’esasperazione descritta in Pet Terapy da Daniela Ariano?
Personaggi divertenti e irriverenti hanno seguito creature malinconiche e tristi venute fuori da trasformazioni così reali che ci sembravano storie di cronaca, come nei due racconti, entrambi esclusi, La ragazza troppo gentile di Michele Trotta e Il Barattolo dei folli di Valentina Zambon. Troppo lunghi per i cinque minuti imposti dal regolamento della gara.

Il tema basilare del Fantareale è l’idea di descrivere la realtà nella sua accezione più fantastica, perché c’è nel fantasmagorico tanto reale da doverlo e poterlo descrivere. Sul blog http://fantareale.splinder.com troveremo tutti i racconti del concorso dello scorso 31 ottobre, ma non solo; il blog accoglie sempre nuovi pensieri poco allineati sia con la fantasia che con la realtà e i migliori saranno scelti e pubblicati dalle Edizioni Omero. Stanchi di mostri troppo reali e troppo vicini al nostro sentire? Certo che no. Aspettiamo il prossimo Fantareale Slam che avrà come tema l’amore e non potrà svolgersi che nella data del 14 febbraio 2009, del resto nessuna forzatura del banale e della routine come la festa degli innamorati può essere più vicina all’idea del Fantareale, no?

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