N. Neuhaus, Biancaneve deve morire
Bianca come la neve, rossa come il sangue, nera come l’ebano. E’ lei, Biancaneve, una tra le più conosciute protagoniste delle fiabe per bambini. Eppure Biancaneve deve morire, il romanzo di Nele Neuhaus non è una rivisitazione noir della storica fiaba dei fratelli Grimm ed è ben lontana dalla sua trama.
L’unico punto di contatto è la protagonista “passiva”, Stefanie Schneeberger che per i suoi tratti somatici e per i suoi colori ricorda la bambina delle fiabe e per questo viene scelta per interpretarla nella recita scolastica. Ma non riuscirà mai ad andare in scena perché scompare nel nulla, assieme ad una compagna di scuola, Laura Wagner.
Ambientato ad Altenhain, un piccolo centro tra Francoforte e Wiesbaden, tra i fiumi Reno e il Meno, raccoglie in sè tutte le ombre, le cattiverie e i segreti che solo un piccolo paese può celare. E così nell’ambito di un giallo che mette tutti contro tutti e che non lascia nessuno al di sopra di ogni sospetto, troviamo i nostri protagonisti intenti a divincolarsi tra il passato e il presente, tra i propri interessi e i segreti che da più di dieci anni non vengono svelati.
“I gialli di oggi sono le fiabe di ieri, le fiabe che ci raccontavano da piccoli, come quelle dei fratelli Grimm, sono molto brutali, con vicende tristi come quella di Hansel o Gretel o anche peggiori come quella di Biancaneve, con una bambina condannata a morte dalla matrigna. Credo che le fiabe siano molto amate proprio per la loro cattiveria gratuita, esattamente come i noir di oggi”. E a giudicare dal successo avuto e dal numero di copie venduto, non possiamo che dare ragione all’autrice, che inizialmente snobbata dalle case editrici, ha poi trovato posto nelle vette di gradimento.
Protagonista del romanzo è Tobias Sartorius, figlio di una coppia di osti che da sempre gestisce il Gallo d’Oro ad Altenhein, incriminato per la scomparsa di Stefanie e Laura, Tobias sconta una pena di dieci anni e, una volta uscito dal carcere ritorna, suo malgrado, al paese natio. Ad attenderlo troverà le stesse persone che lo hanno accusato, un padre più stanco e demoralizzato, diffidenza, ostilità ed Amelie, la nuova arrivata che lo aiuterà a scoprire gli eventi di dieci anni prima e a capire l’accaduto.
Immancabili i due detective ormai sempre presenti nei romanzi della Neuhaus: Oliver vo Bodestein e Pia Kirchoff che riusciranno a trovare le falle nelle accuse mosse a Tobias, e a scoprire un intreccio fatto di menzogne, corruzioni e favoreggiamenti.
Un romanzo avvincente che non lascia spazio ad interruzioni. Un susseguirsi di emozioni e colpi di scena in cui niente è come sembra, in cui gli amici non lo sono mai stati e l’amore è quasi malato. In cui la cattiveria è grande quanto l’ego dell’industriale locale e non c’è rispetto per la vita degli altri, se si rischia di rovinare la propria.
Vicende che trattengono il lettore e lo guidano alla scoperta di tutti gli elementi utili a comprendere l’accaduto, senza mai essere scontato o banale. Un giallo ben scritto, di semplice lettura che sembra un po’ una fiaba nera. Un romanzo che fa riflettere su come spesso nella normalità delle cose si possa celare l’ordinaria follia di chi ci sta intorno.
Nele Neuhaus, Biancaneve deve morire, Giano, pag. 460, € 18
Caterina Altamore
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