Teatro proibito
[TEATRO]
ROMA- Teatro Proibito questo il titolo della nuova performance teatrale di e con Federica Festa e con la regia di Ennio Coltorti presentato ufficialmente il 21 settembre scorso al Palazzo della Provincia di Roma in presenza della stessa autrice-attrice e regista, Giancarlo Governi e l’Ass. alla Cultura D’Elia.
Il titolo che potrebbe far pensare ad un teatro a luci rosse e su cui si è anche ironizzato, è uno spettacolo che nasce quasi per caso. Federica Festa si era infatti cimentata in uno studio sull’avanspettacolo degli anni ’30 e ciò l’ha portata a spulciare e rispolverare gli archivi di cultura teatrale, ma poi ecco la scoperta che ha fatto cambiare rotta di navigazione alla studiosa dandole l’input per questo suo lavoro: i testi e copioni a cui avrebbe dovuto o voluto far riferimento risultavano, per la maggior parte, censurati. Testi e copioni macchiati di reati prima ancora di andare in scena, secondo le regole di censura che vigevano e venivano attuate dall’Ufficio Censura Teatrale, venuto meno solo dal 1962.
Bastava depennare in rosso una battuta di un personaggio facendo risultare nullo uno spettacolo, marchiato con un timbro indelebile che urlava in silenzio, ma in maniera incisiva “Respinto”.
Più di 700 copioni in un secolo di storia italiana risultano chiusi, senza aver mai preso respiro su un palcoscenico e senza mai aver raggiunto il pubblico in sala. E tra questi sono stati ritrovati negli Archivi e Biblioteche italiane anche censure fatte ad esempio ad Aldo Fabrizi, Pirandello e altri nomi che hanno fatto storia in Italia.
E la Festa ha sentito l’esigenza di rendere pubblica questa vicenda e ridare – in qualche modo – vita e dignità alla libertà di espressione che è venuta annullata in tutti quegli anni. E l’autrice, insieme a tutti i sostenitori di questo progetto (Provincia di Roma, Zetema, Emporio delle Arti) dicono: “è ora che se ne parli”.
Si parla spesso di censura facendo riferimento a testi letterari, media, cinematografia, ma la Festa dimostra (anche attraverso il libro scritto su questo tema) che l’ atto di censura è stato davvero profondo nell’ambito teatrale.
Queste decisioni da parte dell’Ufficio Censura Teatrale sono state ghigliottine per tutti quegli autori che dicevano una battuta di troppo o nel modo sbagliato. E non potendo agire direttamente sul loro ingegno e creatività, affondavano la lama a sangue freddo sui loro elaborati, imbavagliando e soffocando il loro istinto culturale.
Lo spettacolo Teatro Proibito andato in scena come prima nazionale dal 16 al 18 settembre al Teatro Elsa Morante, tornerà a risplendere dal 4 al 16 ottobre al Teatro Orologio di Roma (Sala Grande), proponendo alcune scene censurate, ma soprattutto le motivazioni addotte dagli organi statali del tempo e che diversi attori riproporranno.
Prende forma un silenzio durato a lungo e che va ora spezzato. E non perdiamo l’occasione offerta da Federica Festa di visionare e conoscere in maniera diretta il nostro passato e il presente di allora. Presente che è stato negato ai contemporanei del tempo, ma che forse grazie a questo lavoro e contributo, non renderà miopi i successori.
Maria Logroio
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