Scintillio di artisti
[MUSICA]
TARANTO- Temperature miti, gran botti e fuochi artificiali hanno caratterizzato anche quest’anno il Capodanno di Taranto, accendendo in questo cielo grandi lampioni e surriscaldando il solito e triste grigio asfalto per l’occasione di festa.
La piazza tarantina ancora una volta ha attratto, accolto e intrattenuto il suo pubblico con diversi artisti che hanno dipinto questa magica notte che trapassa lenta tra presente e futuro, scivolando verso il nuovo anno con speranze e proiezioni.
La serata è stata presentata e condotta da Alessandro Greco, che con la sua semplicità e con un gioco di alternanze e andirivieni degli artisti, ha animato il palcoscenico.
Inizialmente l’elica di accensione sembrava non volesse girare, ma poi…Ecco sul palco i Rekkiabilly, gruppo musicale barese, che in un attimo ha dato sfogo alle sue potenzialità catturando inevitabilmente l’attenzione dei presenti. Un sound che non si può circoscrivere e limitare: legato al rock’n roll, ma impregnato di jazz, folk, swing e blues. Un cocktail di suoni originato dalla chitarra, sax, batteria e contrabbasso che rende questa band singolare e capace di rapirti piacevolmente.
A seguire con il suo timbro di voce inconfondibile giunge sul palco la sempre acclamata, ma questa volta con compostezza (dai tarantini), Arisa accompagnata da Giuseppe Anastasi al piano. La cantante, per un problema tecnico momentaneo, ha dovuto anche confrontarsi con l’intrattenimento del pubblico… Risultato? Non male, ma il suo pezzo forte resta certamente il canto. Arisa ha addolcito l’atmosfera con la sua performance e in questa non poteva mancare e non è mancato il brano che l’ha consacrata agli occhi del vasto pubblico, “Sincerità”, seguito poi da “Ma l’amore no”.
Si procede con un salto indietro nella storia della musica ovvero con Riccardo Fogli che pur presentandonsi ormai da tempo come solista, ha sempre un certo stile e timbro molto Pooh. E ripercorrendo la scia del passato Fogli ha cantato “Storie di tutti i giorni” e “Tanta voglia di lei” accompagnato quasi all’unisono da tutti i presenti. Incredulo, l’artista ha manifestato il suo entusiasmo.
Infine e sorprendentemente applaudito con furore dal vasto pubblico è stato Michele Zarrillo che in realtà ha particolarmente convinto e affascinato con la sua musica pop il pubblico di una particolare sfera anagrafica, con la sua “Una rosa blu” e “L’elefante e la farfalla”.
Una serata inconfondibile conclusasi con un’esplosione di tappi di spumante e brindisi con i vicini sconosciuti.
Maria Logroio
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