TARANTO- Temperature miti, gran botti e fuochi artificiali hanno caratterizzato anche quest’anno il Capodanno di Taranto, accendendo in questo cielo grandi lampioni e surriscaldando il solito e triste grigio asfalto per l’occasione di festa.
Che rapporto può avere il Festival della Canzone Italiana con il Futurismo? Ad una prima occhiata, nessuno. Potrebbe essere un semplice accostamento di manifestazioni avvenute nella stessa settimana, una a Roma (Futuroma appunto) e l’altra a Sanremo. Invece no, ci siamo divertiti ad immaginare un Sanremo Futurista e un futurismo in cui comparissero nani e ballerine, travolte dal mito della velocità, magari la stessa velocità delle audizioni tra le lenzuola di un bell’albergo, anche se ormai decadente.