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Artefici d’interni, il posto delle favole

shiba
[GRAFFI(A)TI AD ARTE]

shibaCredevo che solo in un luogo della fantasia si potesse combinare la tradizione con la sperimentazione artistica e la salvaguardia dell’ambiente. Invece, da Artefici d’interni, ho scoperto che questo posto si trova a Roma, alle spalle del Colosseo. Il 14 giugno lo studio di architettura, e design ha aperto le porte ad altri artisti.

Mi hanno accolto i due padroni di casa, Fabio Alecci e Walter Di Paola, spiegandomi come, dalla commistione della passione artistica del primo e la praticità dell’architettura dell’altro, sia nato uno luogo dove il recupero diventa trasformazione. Alecci e Di Paola, non sono dei creativi, ma dei veri maghi. Chaise longue antiche vestite di pvc, per proteggere il cuore di materiali vegetali, vecchie cassettiere che indossano il rosso e si decorano con i legni di limone siciliano, terra di Fabio. Qui tutto ci sembra il contrario di tutto, vecchio e antico si confondono con buon gusto e armonia. Il riuso, non è forzato è piuttosto frutto dell’elaborazione fantastica dei due creativi.
Mi sembra proprio di trovarci nella casa di una principessa, e quasi mi aspetto che Biancaneve si Lunarte_gatto_con_gli_stivali_e_tazzeavvicini per farmi spostare e proseguire le pulizie in questo luogo che potrebbe essere la sua reggia e al contempo la casa dei nanetti. Ma non è il tempo di Biancaneve, e anche tra le favole adesso c’è chi è più in voga, e sarà Alice la prima a presentarsi per offrirmi il tè. Due volte all’anno, proprio come l’orologio del Cappellaio Matto che dà la giusta ora solo due volte al giorno, Alecci e Di Paola aprono questo spazio ad altri artisti.
Il 14 giorno 2010 è stata una di queste date.

Alice, di certo non poteva mancare, è la regina del momento, e qui è nel sua ambiente naturale, sotto un fungo che è una teiera. Una creazione di Gianluca Esposito e Lavinia Palma, e anche qui definirli solo ceramisti è dir proprio poco. Le teiere di Lunarte, il laboratorio di San Lorenzo, seguono il concept di Alecci e Di Paola, l’utile che è bello, la fantasia che si usa per rendere la vita più colorata.
Che ne direste di prendere una tazza di tè con il gatto con gli stivali, a me onestamente piacerebbe molto, e se farò la brava potrò anche vedere se nella pancia del pescecane oltre a Pinocchio c’entra anche quel mio  strano profumato infuso alle bacche rosse.
Le creazioni, di questi artisti della sabbia trasformata in ceramica, sono legate alle illustrazioni antiche, ci riportano ai margini dei libri di fine ottocento, alla scuola francese. Gianluca Esposito mi spiega che nel realizzare questi  “fantastici” servizi da tè “l’aspetto più divertente è trovare una soluzione alle difficoltà”.
_Lunartealice_brucaliffo_tazzeL’arte per i due creatori di favole in ceramica è una provocazione alle loro mani, che devono seguire la loro mente troppo veloce. L’accelerazione è per loro nello sguardo passato, al solito è la storia che ci spiega come procedere.

Così come Annalisa Curatore, che usa la plastica riciclata per realizzare gioielli ispirati alla natura. Anche lei siciliana e anche lei ospite di questo luogo che combina le inventive e le visioni. La Curatore è un’orafa siciliana che nella plastica trova un nuovo materiale e lo rende antico, lo trasforma in pietra leggera, la incastona nell’argento e la racconta nuovamente. La Sicilia, terra di combinazioni e di mescolanze ha insegnato alle sue mani che il sincretismo porta al nuovo e preserva la tradizione dandogli nuovo fervore.
Il più grande “arteficio” è sapere guardare al passato e al futuro in contemporanea, prendere la lezione di Federico II e quella delle favole, e trasformarla in qualcosa di attuale.  

Artefici d’interni è in via del Cardello 14. www.aleccidipaola.it
Lunarte è in via dei Volsci 103/C. www.lunarte.it

Rossana Calbi

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