Apocalypse… Wow!
[ARTI VISIVE]
ROMA- Ancora aperta (fino al 31 gennaio) e a disposizione di tutti, la collettiva Apocalypse Wow – apocalittici – pop surrealisti – creatori di mondi senza frontiere. Mostra corale installata nei padiglioni del MACRO Future di Testaccio, che espone e regala alla vista alcune delle migliori opere pop surrealiste, neo pop, urban, lobrow.
Un florilegio di colori, deformazioni, immagini grottesche, caricaturali, distorte, che rappresentano parte abbondante dei nuovi movimenti artistici contemporanei.
Apocalypse Wow è in parallelo ed in simultanea con la contemporanea mostra, celebrazione, documentazione, dei 20 anni dalla caduta del muro di Berlino.
Due padiglioni al MACRO, quindi, vicini, a simboleggiare uno da una parte l’attuale ed avanzato momento di caduta dei muri che fino ad ora hanno impedito ad una folla di illustratori, pittori, grafici, fumettisti di approdare alla grande ufficiale considerazione; l’altro, dirimpetto, a raccontare l’abbattimento di un muro fisico, politico, sociale, simbolico. A rappresentare quindi la caduta di un muro, nel 1989, dopo la quale ogni spazio, ogni via ha cominciato ad essere invasa da fiumi di immagini e visioni, contaminate, pagate dal consumo e dal capitale, e spesso in contrasto con l’economia di mercato stessa.
A rappresentare insomma un ingorgo, un vortice, un nascere di frontiere dell’immaginario e della rappresentazione dell’immaginario stesso, penetrato o generato da illustrazioni per dischi, art work, pubblicità, fumetti che dall’undergound, dalle riviste, cominciano a risalire la china, a farsi pagare e ad attaccarsi sui muri delle migliori gallerie. Come dire. Dall’89 si è aperto il tappo dell’otre di Eolo, ora i venti passano ovunque dagli Stati Uniti alla Cina. Accogliamoli e vediamo dove va ognuno di loro e cosa succederà. Venti che comunque non sembrano tangere ovviamente all’inverosimile i posti del pianeta dove non arriva una lira. Tolta qualche eccezione ribelle o straordinaria.
Gli artisti presenti ad Apocalypse Wow:
SHEPARD FAIREY – TIM BISKUP – VICTOR CASTILLO – ELIO VARUNA – TARA McPHERSON – TODD SCHORR – BORIS HOPPEK – DAVID HOCHBAUM – KATHY STAICO SCHORR – FLYING FORTRESS – GARY BASEMAN – THE LONDON POLICE – JUNKO MIZUNO – TRAVIS LOUIE – FRANCO LOSVIZZERO – STEPHAN DOITSCHINOFF aka CALMA – JEREMY FISH – ALEXONE – DOZE GREEN – MICROBO – RON ENGLISH – JEFF SOTO – BARRY McGEE – THE CLAYTON BROTHERS – CAMILLE ROSE GARCIA – AIKO NAKAGAWA – ANDRAS BARTOS – VER MAR – ANTHONY AUSGANG – LISA PETRUCCI – DESIDERIO – KEI SAWADA – ERIC WHITE – BO130 – NICOLA VERLATO – RICHARD KIRK – FRANCOIS ESCALMEL – DANIEL RICHTER – KILL PIXIE.
Tanta roba, tanta carne al fuoco.
80 opere, per una bulimica immersione in acque che cominciano ad avvicinarsi alla consacrazione artistica, accademica, economica.
Corrado De Paolis
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