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Incantevole DisCanto

Ride_la_luna
[MUSICA]

Ride_la_lunaPESCARA- “Dedichiamo la nostra musica a tutte le persone che sanno ancora emozionarsi per le cose semplici“, recitano i DisCanto all’interno della copertina dell’ultima fatica discografica: Ride la luna (2007).

Il gruppo nasce in terra d’Abruzzo, terra aspra ma ospitale, brulla e incantevole e si nutre della suggestione scenica di quei luoghi per rielaborare la tradizione dei cantori, in chiave perfettamente godibile all’orecchio meno avvezzo, al giorno d’oggi, alla musicalità contadina.
Si scioglie nell’armonico ensamble l’eterna querelle tra élite e volgo, tra alto e basso o, per riprendere l’estetica crociana, tra poesia e letteratura. Eppure oggi è probabilmente l’ascoltatore o il lettore colto che muove alla ricerca di sonorità arcaiche, di raffinatezze all’interno di quella che a lungo si è considerata come “paraletteratura”. Un simile dibattito è ancora possibile? Oppure è necessario godere del disarmante incanto insito nella saggezza popolare, nei motti della tradizione orale che, a distanza di secoli, sono giunti al sensibile animo dell’esteta moderno?
Disarmante è, appunto, l’eco di cui si nutre la musica del gruppo abruzzese, quella voce che si perde nei canti della mietitura, nelle incanate dei contadini che si sfidano a colpi di motti arguti, nei lamenti per le pene d’amore, per la morte del congiunto. L’approccio al mondo dell’oralità non ha la pretesa di essere filologico, eppure, in fondo lo è, perché grande è il merito di chi, abilmente, fonde nuovo e vecchio per veicolare ancora e imprimere nella memoria le radici della propria terra.

Guru e direttore musicale dei DisCanto è Michele Avolio. Autodidatta, destreggia il proprio talento nell’impiego di un’ampia gamma di strumenti musicali (chitarra, bouzouki, ciaramella, percussioni) che accompagnano la voce, dal timbro caldo e melodioso insieme, arricchendo il repertorio di uno spettro quasi visivo di quelle nenie che si tramandano di voce in voce.
A seguito di varie partecipazioni all’estero, i DisCanto si sono esibiti lo scorso 9 Gennaio presso la Chiesa di San Nicola di Bari, nell’agro della cittadina di Caramanico Terme (Pe): la voce di Avolio si accompagna alla musica del poliedrico Antonello di Matteo (zampogna, clarinetto, flauti, fisarmonica e organetto) e dell’eclettico Domenico Mancini, con violino e fisarmonica.
Il trio così riunito resta ancorato alle radici dei luoghi d’origine per parlare, per cantare di un popolo, anche di quel popolo scosso che si sta rialzando. Affidano ai canti tradizionali, al fulcro della cultura popolare il loro personale messaggio di speranza e di rinascita, nutrito di una luce silenziosa, senza clamori. E sullo sfondo “Ride la luna ‘n cima alla Majella” e colora all’imbrunire la bellezza delle valli…

www.discanto.net
www.myspace.com/discantoetnoabruzzo

Giovanna Lodato

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