Scarti d’autore è l’arte che non butti
[ARTI VISIVE]
ROMA- È stata inaugurata lo scorso 23 febbraio Scarti d’autore, la mostra che fino al 4 marzo porta nello spazio di via Torre Argentina 72 l’artigianato artistico di tanti creativi che fanno di rifiuti e materiali di recupero le materie prime dei loro lavori.
Lo spazio fa capo ad un gruppo di creative tutto femminile, Le Artigiane, ideatrici di un ambizioso progetto che prevede questo spazio comune per tutti i “creatori” di oggetti artistici come vetrina, punto di incontro e insieme laboratorio. Negli ultimi anni, il recupero e il riuso di oggetti e materiali concepiti per tutt’altra destinazione d’uso, ha irresistibilmente attratto l’arte e i designer che nei modi più diversi danno nuove possibilità al banale, aprendo nuove porte all’interpretazione del bello. Mai come in questo campo la creatività si esprime al meglio.
Iniziamo con un piacevole incontro, Catia Briganti, che con i suoi totem di legno multicolore ha esposto per il MArteLive alcune edizioni orsono. In questa occasione ha scelto di presentare delle novità rappresentate dalle sue luci, realizzate con fogli di giornali che diventano riccioli, forse strizzando l’occhio alla chioma dell’artista. Stavolta i suoi oggetti d’arte accostano al legno elementi metallici e persino circuiti elettrici, commistioni che sempre privilegiano il colore.
Mary Plasdo presenta le Moedas Vazadas (monete svuotate), gioielli realizzati con la tecnica orafa del traforo, consistente nell’eliminazione di alcune parti del disegno inciso in modo da far risaltare il soggetto, lavoro di precisione e perizia che riscopre la piccola opera d’arte, che chissà in quanti hanno avuto tra le mani.
Decisamente fiabesche le figure di Sabrina Ventrelli dell’assocazione Ri-animarte. Vere e proprie sculture composte da una miriade di piccole componenti riprese qui e là, vecchi filtri di caffettiere, legni vari, bulloncini e vitarelle, bottoni, fili metallici e vecchie grattugge. Ciò che per la società dei consumi diviene brutto e inutile in pochi mesi riassume tutto il suo significato in un gioco sapiente di saper vedere con occhi nuovi.
Se amate i viaggi, l’idea di Paola Riviello vi rapirà riportandovi con la mente al ricordo dei vostri luoghi del cuore. Le opere consistono in pannelli zincati, o di altri metalli, che rappresentano con colori acrilici i continenti o solo alcune porzioni di essi, corredati da piccoli magneti indicatori da spostare a piacere, magari segnando i viaggi fatti o quelli da fare. Un puntello per sognare un po’.
In questi scarti artistici sono presenti i materiali più disparati, dai tessuti alle cerniere, dalla carta alla plastica riciclata, tutto lavorato da mani abilissime e ingegni creativi orientati a forti valori etici come l’impegno a ridurre lo spreco, la responsabilità ecologica e la consapevolezza del valore degli oggetti.
Francesca Paolini
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