Mediterranean Music Expo: 24- 27 novembre 2011
MEDIMEX: vieni a suonare in Puglia
BARI- Non è estate, il freddo ormai fa capolino in tutta Italia, eppure un numero non indifferente di addetti ai lavori musicali si appresta ad un esodo che vede come meta la Puglia. Un anno fa, il territorio pugliese tornava sotto le luci della ribalta e questa volta non per il cibo, il vino, il sole, il mare e luientu, ma per la musica.
Era il dicembre 2010 e nasceva Puglia Sound, il laboratorio artistico sostenuto dalla Regione che aveva ed ha come obiettivo principe quello di creare nel tacco di bacco un vero e proprio polo culturale. Un incontro di voci, personalità, eventi che restituisce e ad uno dei paesi storicamente più afflitti del mezzogiorno una nuova dignità.
Il miracolo pugliese non solo è riuscito, ma come i pani e pesci biblici si è moltiplicato, si è fatto strada in una fitta di rete di ricorrenze prestabilite, di certezze che hanno accompagnato per anni tutto il movimento indipendente italiano e si è imposto come principale meta del progresso musicale.
I più polemici non ci credevano. I nostalgici l’hanno criticato, ma già dal passaggio di testimone dell’Italia Wave Love, che da Arezzo arrivava a Lecce, si era avvertito il “wind of change” che Nichi Vendola e adepti hanno portato nella terra dei trulli.
Altro fondamentale incontro indie è il MEI.
Per 14 anni è stata Faenza il cuore pulsante del rendez-vous di artisti, etichette indipendenti, giovani emergenti e iniziative correlate che avevano come scopo quello di portare avanti la musica underground quasi , se non del tutto, ignota al main-stream. Dal ’97 ad oggi i cambiamenti e gli sviluppi dell’iniziativa di Giordano Sangiorgi sono stati molteplici e notevoli. Il 2011 è il momento del nuovo piccolo grande passo del MEI. Dal 24 al 27 novembre, infatti,sarà Bari la nuova mecca dell’indie. Il MEI si unisce a Puglia Sound e MEDIMEX -Musiche Dal Mediterraneo prende vita.
Non si pensa più in piccolo quindi, si uniscono le forze e si diventa grandi. La Puglia che dalla Magna Grecia al Barocco, da Brindisi capitale ai più recenti sbarchi dei clandestini è stata terra madre di confronti, non poteva non accogliere nel suo momento più fortunato le cose belle che il cocktail di culture crea.
Il MEI, ad ogni modo, nella sua sostanza rimane invariato. Tre giorni ricchissimi di appuntamenti che sono stati resi noti ed elencati nella conferenza stampa del 9 novembre, insieme ai nomi degli artisti e agli eventi che come sempre caratterizzano l’indie-pride.
Si parte il 24 novembre alle 21.00 nello storico teatro barese Petruzzelli, anch’esso risorto da alcuni anni, con un omaggio al più doc dei pugliesi: Domenico Modugno.
25 e 26 novembre restano i giorni dedicati agli showcase,alle conferenze e ai convegni.
Teatro di tutto ciò sarà la Fiera del Levante, dove la “struttura” del MEI ricorderà proprio quella faentina.
Il 27 novembre sarà la volta della cerimonia di consegna di un altro importantissimo premio il PIVI – PREMIO ITALIANO VIDEOCLIP INDIPENDENTE, uno dei riconoscimenti più importanti nell’ambito del videoclip sostenuto dal MEI e da AudioCoop.
Sono ben 90 le proposte artistiche che la giuria di qualità, presieduta dal regista e produttore Roberto Pompili e che spazia da Comingsoon a What’s Up, dal RIFF, a critici, giornalisti ed esperti di settore, dovrà visionare e ai quali verranno riconosciuti i premi come Miglior VideoClip, Miglior Montaggio, Miglior Fotografia, Soggetto Originale e Miglior Regia.
Da questa parte del foglio teniamo le dita incrociate e speriamo che uno di questi premi venga assegnato a Francesca Dragoni per “L’attesa” singolo dei Petramante, videoclip realizzato con tanta creatività e tanta plastilina, che racconta l’altra faccia della maternità con delicatezza e tatto.
Dopo anni di attivismo romagnolo siamo proprio curiosi di vedere ciò che accadrà in Puglia e se l’esperimento sarà totalmente riuscito. Certo è che la Puglia non è solo Bari e Lecce e non va dimenticato che due rondini non fanno primavera. C’è ancora da lavorare, c’è ancora da fare e soprattutto è fondamentale inserire all’interno di questa rivoluzione le altreprovince che più di Bari e Lecce hanno bisogno del tocco fatato di Vendola e del suo Sound.
Ci si augura quindi che questo non sia un punto di arrivo, ma solo una partenza, perché sopra il Salento ci sono Taranto, Brindisi e Foggia. Città più grigie di Milano, più ammalate di Napoli, più sole di quanto non si possa pensare. E dentro di loro un popolo di vinti, in un tempo fermo. Un popolo che ignora quello che a pochi chilometri da loro sta accadendo e proprio come cantava Caparezza in tempi non sospetti: “turista tu balli, tu canti, io conto i defunti di questo paese…”.
Speriamo che questo arcobaleno possa risplendere sulle altre provincie dove le bocche dei più non hanno mai gustato la buona musica, e che tutta la struttura del Puglia Sound e le sue iniziative possano davvero portare alla rinascita totale della regione.
Pronti. Si parte. Veniamo a suonare in Puglia!
Ornella Stagno
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