Invito alla Danza, molto più di una rassegna
Omaggio a Igor Moiseev
La Compagnia Igor Moiseev Ballet, in occasione dell’Anno della Cultura Russa in Italia e della Cultura Italiana in Russia è stata ospite il 21 e 22 luglio a Roma, presentando una vastissima produzione coreografica del repertorio di danze russe.
Lo spettacolo Omaggio a Igor Moiseev, in collaborazione con l’Associazione Teatrale Emilia Romagna, si apre con un filmato che ripercorre per grandi linee la vita di Igor Moiseev, uno dei coreografi russi più famosi. Le sue produzioni sono una vera e propria opera d’arte che riesce a dipingere in un unico quadro folclore russo, musica, gesto e popoli diversi. Un lavoro caratterizzato quindi dalla ricerca, dal recupero e dalla messa in scena di tradizioni popolari non solamente russi.
Igor Moiseev, che ha fondato la compagnia nel 1937,ha ricevuto, in occasione del suo 95° compleanno, la Medaglia Mozart dell’Unesco al Teatro Bol’šoj per il contributo alla cultura e proprio al Teatro Bol’šoj, che verrà inaugurato a ottobre 2011 dopo 6 anni di restauri, si chiuderà a dicembre il “gemellaggio culturale” Italia/Russia con gli orchestrali del Teatro alla Scala diretta dal Maestro Daniel Barenboim.
La Compagnia Igor Moiseev Ballet dello spettacolo ospite di Invito alla Danza è composta da circa 50 elementi che si alternano sul palco per un totale di 13 coreografie e due ore di meravigliosa interpretazione; perché Igor Moiseev non voleva solamente ballerini, ma una compagnia che fosse composta da ballerini/attori, in modo da avere una perfetta padronanza di tutti gli stili e i generi di danza e, nello stesso tempo, la capacità da parte dei suoi artisti di cogliere l’idea e il pensiero del coreografo.
La prima coreografia vede esibirsi la compagnia al completo per una sorta di presentazione agli spettatori per poi dividersi in danzatartara, suite di danze moldave, antica quadriglia di città e l’imperdibile quadro coreografico partigiani che chiude il primo atto, il tutto condito da musiche tradizionali e europee in cui i ballerini sembrano come volare e dal palco giungono al cuore del pubblico, che applaude ora divertito per l’ironia delle esibizioni ora estasiato per la bellezza delle coreografie.
Ma Igor Moiseev è più di questo: è attenzione al proprio passato, è dedicare una vita all’arte e alla realizzazione di tournée in tutto il mondo per diffondere la cultura coreografica, è, come spiega nel video introduttivo a inizio spettacolo, “valutare le critiche per lasciare un segno nella storia”. E il segno è stato profondo e importante nella cultura russa e mondiale, perché la particolarità della creazione di Igor Moiseev sta nel coniugare la spontaneità della tradizione folcloristica con l’eccessiva “rigidità” accademica, creando uno stile originale nella sua unicità. Ma sarà la seconda guerra mondiale a rendere ancora più unita la compagnia sotto un’unica regola, in cui le difficoltà e il loro superamento creano gli elementi per future creazioni artistiche. Ed è soprattutto quest’ultimo punto di vista a modificare l’approccio al lavoro, rendendo la disciplina e il rigore basilari per produzioni eccellenti che presentano la compagnia come fiore all’occhiello di tutta nazione.
Ci si augura che si riesca, in una realtà sempre più multiculturale, a eliminare le barriere che dividono i paesi non solo dal punto di vista fisico, ma soprattutto culturale perché la conoscenza di un popolo, delle sue tradizioni e del suo passato lo rende più “vicino” e la comprensione diminuisce la paura immotivata. La cultura resta ancora la sola e unica arma non violenta per combattere l’ignoranza e il pensiero che un popolo possa predominare su di un altro.
Emanuele Truffa Giachet
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