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TEATRO_ Punti di fuga teatrali

Illuminati_dAzzurro

Illuminati_dAzzurroSi è riaperta l’attesa rassegna di MArteLive, manifestazione ormai tradizionale della primavera romana da undici anni a questa parte. Come ogni anno, anche questa edizione vedrà esibirsi in competizione tra loro, nei locali dell’Alpheus, tanti nuovi artisti che daranno prova del loro talento ogni martedì per tutto il mese di maggio.

La sezione teatrale è stata inaugurata da tre rappresentazioni davvero singolari interpretate da giovani attori che hanno riscosso grande consenso da parte del pubblico e della giuria. Si è trattato di brevi flash di teatro contemporaneo, che ci è sembrato abbiano restituito uno spettacolo intelligente nella critica e nella rappresentazione del tempo presente.
Ad aprire le danze è stata la Compagnia Punti di Fuga con Illuminati d’azzurro, un episodio interpretato da
Alessandro Ercolani, Valentina  Mignogna, Valerio Napoli, che offre a tutta prima quello che si direbbe il quadro di una giornata come tante di una giovane coppia felice di conviventi. Il risveglio, i due ragazzi si scambiano effusioni intorno al tavolo della cucina, le note dolci del “Peer Gynt” di Grieg: questa armonia melliflua viene incrinata e in ultima battuta distrutta dall’entrata in casa del digitale terrestre regalato loro da un amico. A colpi di jingle pubblicitari, di show pomeridiani e spot, la chiacchiera priva di senso che infesta quotidianamente il palinsesto ha le meglio sulla ragazza che, intenta a fare esercizi di ginnastica dolce e yoga, arriverà a perdersi in movimenti e gesti scomposti sempre più nevrotici fino a calmarsi per poi litigare furiosamente con il fidanzato immedesimandosi completamente nelle parti di una futile e pretestuosa litigata televisiva.

Il secondo flash Ludovica Sistopaoli con Cocci è un monologo che in maniera surreale e lorenzo.pellizzaro-teatro1divertente, nonché delicata e sensibile, affronta e denuncia la questione del disagio adolescenziale. In precario equilibrio su una corda immaginaria Ludovica recita le battute che si dividono in un discorso a più voci tra la voce narrante, quella di un’adolescente obesa di nome Sigismonda e quella della madre della ragazza. La giovane Sigismonda soffre a tal punto a causa del suo problema di peso – non piace a nessuno, non si sente compresa nelle sue insicurezze esistenziali da nessuno e soprattutto da sua madre – che si sente andare in pezzi, avverte disgregarsi gli organi del suo corpo, li sente sparpagliarsi. La sua esplosione psicologica dà luogo a una vera e propria frammentazione e suicidio del suo essere per cui la madre troverà a casa i resti della sofferenza della figlia.

lorenzo.pellizzaro-teatro5Con l’ultima esibizione della Compagnia EleMentiConTorti con SoqQuadri si conclude la prima serata della sezione Teatro offrendo un quarto d’ora di visita irreale in un museo molto particolare, in cui le opere vengono spogliate dell’aura di sacralità e intoccabilità di cui solitamente godono. C’è una scultura zotico-primitiva, dell’arte impressionante impressionista, un neo – sul volto di un’opera – classico e dei quadri. Delle tavole famosissime che di colpo prendono vita, incarnandosi negli strani personaggi che visitano il museo e che inaspettatamente prendono le sembianze di questi dipinti. E’ così che Gli Amanti di Magritte, I Mangiatori di patate di Van Gogh e I giocatori di carte di Cézanne vengono restituiti sulla scena nella briosità di dialoghi assolutamente surreali, eppure così veri e reali. Si insinua qui la solita domanda cui il teatro, nella sua fasulla autenticità, ci mette sempre di fronte: è più reale ciò che si vive o ciò che si vede o sono forse la stessa cosa? Ma più che altro, avrà senso porsela? Lasciamo che questi interrogativi rimangano sospesi. Almeno fino alla prossima puntata!

Alice Salvagni

3 maggio 2011, Alice Salvagni, martelive 2011, martemagazine, teatro

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