Rendez-vous, il nuovo cinema francese
[CINEMA]
ROMA – Si è aperta mercoledì 27 aprile nella sala proiezioni del Centro di Cultura Francese di Roma “Saint Louis de France” la prima edizione della rassegna Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese, una cinque giorni di incontri imperdibili, se si è appassionati e interessati alla settima arte d’Oltralpe.
Da quanto si può dedurre anche solo dal programma si direbbe che essa gode di ottima salute, il focus esclusivo in questione lo dimostra. Nato per iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, di concerto con la Casa del Cinema, il Centro culturale Saint Louis e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’obiettivo di tale appuntamento è infatti quello di raccontare il nuovo, le tendenze più contemporanee del cinema francese, con una programmazione a 360° che attraversa tutti i generi, dalla produzione popolare a quella più sofisticata, dai campioni di incasso alle pellicole indipendenti.
Il “rendez-vous” romano apre così una finestra inedita per rivelare quanto offre il cinema odierno dei nostri “cugini”, un universo produttivo eclettico e – si direbbe – effervescente, avendo ottenuto con più di 7,5 spettatori nel 2010, la più bella stagione dal 1967. Dando anche solo un’occhiata di sfuggita al cartellone del progetto, è chiaro che la politica della manifestazione è tutta indirizzata a promuovere pellicole che sostengono il pluralismo e la diversità prima di tutto, nei temi come nei generi, che valorizzano le differenze, raccontando con sincerità la complessità dei mondi che sono ormai divenute al giorno d’oggi le nazioni. In tutte le diverse sedi (Casa del Cinema, Centro culturale Saint Louis de France, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici) che vedono protagonista questa “festa” del cinema francese contemporaneo, i film sono proiettati in versione originale (sottotitolati in italiano) e presentati da registi, attori e produttori e sono – particolare ancora più interessante – rigorosamente a ingresso gratuito.
La serata inaugurale del 27 aprile è stato aperta, per l’appunto al Centro Culturale, con l’intramontabile Appartamento spagnolo (L’Auberge Espagnole) di Cédric Klapisch, manifesto di tutta una generazione di (ormai maturi) ragazzi Erasmus che, nonostante non sia più fresco di botteghino (2002), ha suscitato comunque interesse radunando molto pubblico.
Se siete incuriositi dalla rassegna, ma temete di incappare in film di quel gusto tutto francese di infiniti silenzi in cui “non succede niente” per ore, potete stare sicuri, avete l’imbarazzo della scelta per non cadere nella trappola. In questo senso, per esempio, il programma della Casa del Cinema potrebbe fare al caso vostro in quanto, oltre ad accogliere nella sezione “novità” i titoli più interessanti dell’attuale stagione francese, dedica alla commedia un posto particolare, in aggiunta al sentito omaggio all’insostituibile Annie Girardot, scomparsa lo scorso febbraio.
L’Accademia di Francia a sua volta è invece il luogo consacrato a ospitare una vetrina dedicata al giovane cinema francese (opere prime e film inediti che sembrano confermare le tendenze di una nouvelle vague di registi emergenti), mentre il Centro Culturale San Luigi di Francia propone un focus speciale che interessa Klapisch, cineasta amatissimo dagli italiani, che il 30 aprile presenta in anteprima il suo ultimo film Ma part du gâteau, un’opera attesa che sembra regali uno sguardo delicato e amaro sulle condizioni dell’individuo nel mondo del lavoro.
Non capita spesso di poter approfittare di un’apertura così stimolante su un’altra cultura a costo zero: Rendez-vous, appuntamento con il nuovo cinema francese è, in questo senso, per il pubblico italiano senz’altro un’occasione da non mancare per rivedere i volti noti del cinema francese e scoprirne i suoi nuovi talenti.
Alice Salvagni
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