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Copenhagen Fashion Week

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[MODA]

copenhagenFW_2pCOPENHAGEN- Difficile capire il confine tra la passerella e il casual style durante una settimana della moda come quella appena conclusasi a Copenhagen, che dal 2 al 6 Febbraio ha ospitato la più importante Fashion Week del panorama Nord-Europeo.

In programma sfilate di giovani talenti danesi e collaborazioni internazionali, mostre che rendono evidente il connubio tra arte e moda e serate che celebrano riviste di moda indipendenti. La piattezza dei  trasandati e frettolosi abbinamenti quotidiani lascia il posto a stravaganti abiti, che sembrano sofisticati costumi di scena, indossati a qualunque ora del giorno e della notte, dalla colazione a base di frutti rari in un albergo a cinque stelle, sino ai party organizzati da maisons di spicco come Dior e Yves Saint Laurent.
Qualsiasi particolare è accessorio di tendenza, ogni accostamento viene osservato, esaminato e copiato da mille occhi complici di una medesima passione per lo stile, nulla viene lasciato al caso o indossato con atteggiamento trascurato.
Seduto in prima fila durante la sfilata d’apertura un uomo sfoggia zeppe di camoscio ed indossa pantaloni marroni e blu, che lasciano scoperti calzini a micro -righe dei medesimi colori, una giornalista ha gioielli che coprono completamente l’intero orecchio e un giovane nasconde il volto in un copricapo di piume nere, omaggio a Isabella Blow.
La settimana della moda è un evento trasversale dalla forza cromatica indescrivibile che rende per cinque giorni la superficie di Copenhagen molto più attraente e si fa applaudire all’unisono da assidui frequentatori di ambienti chic, addetti stampa, rampolli delle famiglie influenti e persino gente comune, grazie alla scelta di aprire al pubblico alcuni show creando un’alternativa valida alla solita Fashion Week d’Elite. Eventi riservati ad un target limitato e selezionato si affiancano a molti altri che, quasi si trattasse di un Festival della Moda, possono essere seguiti da chiunque volesse assaggiare le tendenze del prossimo autunno\inverno.

La prima regola proposta dalla Copenhagen Fashion Week è un’accurata attenzione ai tessuti che seguono morbidi  la linea del corpo o si increspano in giacche dalle grandi spalle. I contrasti sono ammessi, tuttavia coinvolgono in minor misura l’aspetto cromatico e si manifestano in accostamenti di stoffe differenti.
Il fashion designer Ivan Grundahl, propone tagli corti su lunghe tuniche, abiti di tulle indossati con stivaletti neri dai dettagli color cuoio, un ibrido tra eleganti scarpe stringate e le sneackers. Non vi è un netto limite tra Street Style e Haute Couture, la stessa ecopelle crea inserti in vestiti sensuali che lasciano intravedere la schiena come accade nella sfilata di David Andersen, lo stilista che con un cortometraggio  in 3D in stile optical inaugura la sua prima collezione donna.
Osservando con attenzione le sfilate, numerosi sono i richiami agli abiti anni ’30 o rimandi ad attrici famose per un look androgino, una su tutte Marlene Dietrich. Dopo la moda dei pantaloni stile jeans, la femminilità ora si esprime in abiti accollati dagli audaci ricami in pizzo sul retro, o si nasconde sotto pantaloni dal taglio maschile portati a vita alta. Se nero e marrone non perdono il ruolo centrale, le macchie fluo coprono micro-vestiti dalle tinte vitaminiche o disegnano insolite facce aliene che sembrano schizzi di vernice.
Irrinunciabili i gioielli, in particolar modo le collane che si depurano dal colore delle pietre dure per diventare basiche nel materiale, ma non nelle dimensioni: brillanti, catenelle dark argentee o gocce di oro opaco ricoprono le maglie quasi fossero brandelli di abiti.
Se lo stile dandy viene riproposto con mille varianti, la più gettonata è sicuramente quella di ispirazione nipponica: le modelle hanno lunghe e strette code nere volutamete posticce, indossano kimono perfetti anche nella rivisitazione maschile di Nom de Plume e legano insospettabili tubini con sottili corde giapponesi.
Camicie bianche e giacche grigie leggere, svuotate dalla rigidità della fodera, sono capi immancabili nel guardaroba del prossimo anno, portate con cravatte da donna inserite sotto maglioncini a girocollo. 
A volte la mano d’artista c’è e si vede, anzi si lascia ammirare, come nel caso degli abiti carnevaleschi realizzati da Moonspoon Saloon, un azzeccato progetto che coinvolge fashion designer a metà strada tra moda e arte.

La Settimana della Moda è fuori e dentro le catwalks: non sono infatti da sottovalutare le proposte dei tacchi a spillo, che non calpestano la passerella, ma la osservano con occhio attento e critico dalle primissime file. La giornalista di Elle, onnipresente ad ogni evento, porta al dito un “Cocktail Ring” firmato dalla danese Camilla Prasch, un dettaglio semplicemente irresistibile…

Sofia Mattioli
Foto di Mattia Matrone

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