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D. Bertulu, Caduta libera

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2846997LIBRO- Dodici racconti, dodici esperienze anche terrificanti, dove il dolore diventa lancinante, parte integrante dello scritto, percepibile tramite le parole.

Daniela Bertulu nel suo Caduta libera, edito dalla Iacobelli, ci mette in contatto con l’anima umana più nera, riscoprendo in questo modo l’universo femminile e le problematiche sociali che spesso è costretto a combattere.
Spazia da tutto a tutto la Bertulu: donne violentate e uccise barbaramente, una Natura morente e senza via d’uscita, anch’essa donna usata e abbandonata, questioni ambientali e animaliste, una società disfatta e in rovina. I racconti si susseguono in un crescendo di storie surreali, irreali, oniriche che prendono spunto dalla realtà per condurla al peggio di quello che potrebbe essere. Indici di un animo pronto a guardare alle sfide sociali presenti e future, con occhio critico e con la baldanza di chi sostiene che per cambiare le cose occorre cambiare profondamente.
Niente giri di parole, gli accadimenti narrati sono schietti, limpidi, semplici, brutali, manifestano il coraggio delle proprie idee, guardando in faccia il nome delle cose, anche le più terribili.
L’autrice dipinge un mondo multiforme e pieno, privo di remore, disordinato, in cui nessuno è scevro dal peccato. La speranza è quella parte femminile che ha bisogno di essere amata, tutelata, protetta, quella protagonista femminile che anima ogni racconto, quella Madre Terra che spesso viene dimenticata e offesa senza rimedio.
Cosmopolita per formazione e personalità la Bertulu raccoglie particolari dal mondo che la circonda, particolari che trasforma, attualizza, in un percorso creativo e, a volte, anche autobiografico, che conduce in un universo parallelo introdotto da un’epigrafe ispiratrice, confermando una commistione di generi e di arti che amplia il processo di formazione della storia.
Un pugno nello stomaco, assestato bene…

Daniela Bertulu, Caduta libera, Iacobelli Editore, pag. 105, € 12

Edyth Cristofaro

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