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SynerJazz Trio: tra sinergia, energia e sogno

Syner_jazz_Trio
[MUSICA]

Syner_jazz_TrioROMA- Dopo due anni dalla chiusura, un rinnovato e più accogliente Bebop, storico jazz club della Capitale,  ha riaperto la stagione da novembre con una programmazione di alto livello. ­­Sabato 4 dicembre ad inondare di musica le volte in pietra del locale è stato il SynerJazz Trio che vede Mirko Signorile al piano, Giorgio Vendola al contrabbasso e Vincenzo Bardaro alla batteria.

Il trio nato nel 2004 in occasione del Festival Jazz di Clusone, dopo due incisioni con la Soul Note (Live in Clusone e The Magic Circle), numerose apparizioni nei più importanti festival italiani e un tour in Giappone, sta promuovendo il suo ultimo album uscito per l’etichetta Stradivarius, intitolato solo SynerJazz Trio.
Il trio è caratterizzato dalla non presenza di un leader, ma da una forte coesione democratica. I pezzi firmati da tutti e tre i musicisti hanno delle caratteristiche melodiche e compositive molto personali che rendono quasi impossibile assuefarsi ad un modello stilistico, piuttosto che ad un altro.
E subito dal primo pezzo percepiamo l’impronta di Signorile, con un brano delicato e sognante, sull’onda stilistica delle sue precedenti composizioni (raccolte nel suo bellissimo album Clessidra). Il brano, “Come ali di Farfalla”, che apre anche il cd, è il modo migliore per catturare l’attenzione dell’ascoltatore, che non si sente aggredito, ma portato delicatamente per mano verso il viaggio musicale della serata.
Quasi come per dare continuità a questo viaggio, il trio continua con “Alla luce del Sole” firmato sempre dal pianista barese. L’uso dell’arco da parte di Vendola addolcisce ulteriormente l’atmosfera, ma in contrapposizione il pianismo di Signorile diventa più incalzante e il trio dà il primo esempio di coesione artistica forte.
Segue “Gabin”, una composizione di Vendola, dall’atmosfera cinematografica-teatrale, che rimanda Syner_jazz_Trio1a terre lontane del sol levante. Con “Lilium” di Signorile, si viene trascinati in un vortice di note e sensazioni, in cui le capacità tecniche e interpretative del pianista spiccano in maniera ineccepibile, e Vendola ci delizia con un assolo di una qualità melodica eccezionale.
E’ il momento di una dolcissima composizione del batterista, “There’s the time for everything”, in cui le spazzole di Bardaro usate con maestria creano un tessuto ritmico sognante. E poi “Jupiter” e “The night before you”, entrambe di Vendola, e la composizione più coinvolgente del disco e del concerto, “Modern’s Dilemma”. Un  ritmo semplice ed incalzante, in cui i nostri tre cantano anche un ritornello molto coinvolgente che entra in testa e fa cantare anche il pubblico.
L’unica cover del concerto è  la bellissima “A view to a Kill”, dei Duran Duran.
E poi “Incerto” di Vendola e due brani di Bardaro, “Esca” e “Easy”.
Il finale è affidato ad un brano di Vendola dal nome “Cirano”, scritto per uno spettacolo teatrale ispirato appunto al Cyrano de Bergerac, un pezzo dolcemente poetico e melanconico, degna chiusura di un bellissimo viaggio.
Richiamati a gran voce per un bis targato Monk, “Epistrophy e “Round Midnight”, il Syner Jazz Trio conclude la serata romana, con l’augurio di vederli più spesso sui palchi dei locali jazz nostrani!

Valeria Loprieno

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