GEZZ, Generazione Jazz
Puglia Sounds… better
Una grande festa gratuita dalle 17 all’ 1 di notte ha animato gli spazi dell’Auditorium sabato 27 novembre. La Gezz Night, degna chiusura di un bellissimo e seguitissimo Roma Jazz Festival, in collaborazione con Puglia Sounds, ci ha catapultati in Puglia tra la sua musica, i suoi sapori e le sue energie.
Che in questa regione qualcosa stesse cambiando lo si era avvertito da un po’ di anni ormai. A livello politico, culturale, ambientale e artistico il fermento è evidente, prorompente, degno di una terra paesaggisticamente bellissima, carica di storia e di energie ancestrali. Una forte spinta a questa nuova rinascita pugliese passa proprio dal programma per il sostegno e lo sviluppo della produzione musicale della Regione Puglia, denominato appunto Puglia Sounds. Un sistema attraverso il quale i giovani musicisti pugliesi hanno la possibilità di produrre, distribuire e far circolare la loro musica con più facilità e più mezzi, grazie ad interventi economici e gestionali.
Per l’occasione si sono riuniti cinque dei migliori giovani jazzisti pugliesi che sotto il nome di New Jazz Generation Puglia Summit hanno deliziato gli spettatori della Sala Studio con un concerto di composizioni originali. Capitanati dall’alto sassofonista della provincia barese Gaetano Paritpilo, il quintetto vantava tra le sue file i baresi Mirko Signorile al piano e Fabio Accardi alla batteria, e i salentini Raffaele Casarano ai sassofoni e Marco Bardoscia al contrabbasso.
Il live set è stato aperto da “Nair”, una bellissima composizione del pianista barese, già conosciuto per il lirismo dei suoi pezzi, che ci ha fatto entrare in modo delicato e sognante nel mondo musicale del quintetto. Da questo primo inizio si è stati invece catapultati in atmosfere più rock col secondo pezzo di Casarano, “Replay in Salento”. Il terzo brano è invece firmato da Bardoscia, “Peace”, una bella ballad in stile Meldahu. Neanche il tempo di lasciarcela alle spalle e subito si è cambiato con il pezzo di Partipilo, “Audio De Fragment”. A riportare atmosfere più pacate e melodiche ci ha pensato il pezzo “Whispers in An Autumn Rain”, di Accardi.
Ma è con il brano, “For A Film”, che si è raggiunto un momento di bellezza assoluto. Scritto da Signorile per un film ancora da trovare, i cinque musicisti ci hanno trasportato con un’energia vorticosa, il dialogo tra i sassofonisti è stato impeccabile, i soli di Partipilo e Signorile sono stati forti e struggenti, la ritmica incalzante, pungente e precisa. Si sarebbe voluto che non finisse mai, ma il brano si è concluso e anche il concerto è giunto verso la conclusione, questa volta non con una composizione originale, ma con un riadattamento di un pezzo del grande sassofonista Jackie Mclean, “Mode for Jay Mac”.
Un concerto in cui si è apprezzato, oltre alle già note capacità tecniche dei musicisti, la varietà degli stili delle composizioni che non hanno permesso di adagiarsi, varietà che ha messo in risalto anche le capacità e il timbro compositivo di ogni musicista. E’ stato un bellissimo momento di musica che ha racchiuso in sè tutta l’energia e il sapore del tacco d’Italia, un sapore agrodolce, un energia forte e comunicativa.
Per concludere la pugliesità della serata, il popolo romano approdato all’Auditorium ha potuto anche godere di un dj set del produttore e musicista barese Nicola Conte, reduce da uno dei suoi tanti tour giapponesi.
E quindi non ci rimane che dare l’appuntamento all’anno prossimo per il Jazz Festival della Capitale, ringraziando l’Auditorium per l’alto valore musicale che riesce sempre a portare nella nostra città!
Valeria Loprieno
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