Skip to main content

Erica Mou

20101110-DSC_0499_copy
[MUSICA]

20101110-DSC_0499_copyROMA- Erica Mou (al secolo Erica Musci) è una vecchia conoscenza di noi Marziani: oltre ad averne recensito il disco d’esordio Bacio ancora le ferite (Auand Records, 2009), l’avevamo anche intervistata in occasione della sua partecipazione all’edizione 2009 del MArteLive. Niente di cui stupirsi, insomma, se lo scorso (piovoso) 9 novembre il MArteMagazine era ad ascoltarla al Beba Do Samba di Roma.

La giovane artista pugliese conferma ancora una volta la sua grande capacità comunicativa con musica e parole, e anche negli intermezzi in cui presenta le canzoni con degli aneddoti, mantiene sempre aperto il canale emotivo che la collega con ciascun ascoltatore. Erica Mou esegue le sue canzoni accompagnata solo dalla sua chitarra, e spesso anche da una loop machine grazie alla quale registra in diretta suoni e linee vocali sulle quali poi cantare, producendo così un singolare effetto polifonico di pienezza sonora.
Il concerto inizia con un tributo a Luigi Tenco, di cui propone la stupenda “Vedrai vedrai” in una versione per sola voce e chitarra: omaggio importante e coraggioso, che oltre a delineare un percorso di riferimento rivela una certa consapevolezza del valore del proprio lavoro, in qualche modo accostabile all’artista molto stimato che è stato ed è Tenco. Con la sua solita verve, ci scherza sopra la stessa Erica.
Il primo pezzo proposto al pubblico è “Oltre”, sua canzone di maggior successo presente anche nella colonna sonora del film di Roberta TorreI baci mai dati, in concorso alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia.
Poi ancora “Domenica”, acuta riflessione sull’(in)utilità sociale dei rituali domenicali, “Dipendenza”, in cui Erica Mou giocando con la modulazione della voce trasmette tutta l’angoscia dell’amore 20101110-DSC_0562_copymalato. E ancora “E mi”, e un’altra cover, stavolta di una donna, ossia la Patty Pravo di “Pensiero stupendo”.
A farla da padrone, nei testi della cantautrice, è l’amore, espresso in tutte le sue sfumature: quello felice e vissuto e quello malato (come nel caso della succitata “Dipendenza”): per il primo è il caso di “Senso”, per il secondo “Lame”. E poi ancora “La neve sul mare” e “Sere d’acqua”, tutti brani contenuti nel suo primo lavoro Bacio ancora le ferite, dal quale è tratta anche l’ultima canzone della serata, “È”, in cui è contenuto il verso che dà il titolo al primo disco.
Doppio bis, con “Indietro” e “Fili”.
Ora non ci resta che rimanere in attesa del suo nuovo album, la cui uscita è prevista a gennaio 2011, e per il quale Erica Mou è stata ingaggiata dalla prestigiosa Sugar della Caselli. Siamo sicuri che ne vedremo delle belle…

Chiara Macchiarulo
Foto di Federico Ugolini

20101110-DSC_0422 copy
20101110-DSC_0427 copy
20101110-DSC_0428 copy
20101110-DSC_0450 copy
20101110-DSC_0499 copy
20101110-DSC_0514
20101110-DSC_0538 copy
20101110-DSC_0544 copy
20101110-DSC_0562 copy

Bacio ancora le ferite, Beba Do Samba, Chiara Macchiarulo, Erica Mou, Federico Ugolini, martelive, martemagazine, musica, News

Lascia un commento