Tra possibile e immaginario: i Motel Connection

MOTEL
[MUSICA]

MOTELROMA- E’ il 13 gennaio 2010 e si apre la quinta edizione de Il Festival delle Scienze di Roma, che  riunendo i più grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale in differenti discipline, ma anche inventori, scrittori e artisti, si propone di discutere il rapporto affascinante tra scoperta e invenzione, tra scienza e tecnica, tra creatività e innovazione.

In questa cornice si inseriscono i Motel Connection che hanno il compito di inaugurare la manifestazione “Tra possibile e immaginario”. Intatti i Motel Connection, insieme a Casasonica Management, hanno dato vita ad un progetto che fa incontrare Software House, Università, artisti di fama internazionale e una scuola del fumetto.
Una corsa affannosa per raggiungere in tempo l’Auditorium. Sono le 21 e mentre si salgono le mote2scale che portano verso la Sala Sinopoli le domande sono sempre le stesse: “Sarà un concerto o una presentazione del nuovo progetto?”, “Cosa ci fanno i Motel Connection all’Auditorium?”.
L’eccitazione della scoperta attraversato il panno rosso, sul palco il caos di strumenti e luci del tour di H.E.R.O.I.N. E ora è il momento dell’attesa. Tutti seduti ad aspettare, tutti seduti ad immaginare l’impossibile: in una ancora troppo giovane serata, un live dei Motel Connection in un teatro, senza pista da ballo e corpi che si contorno.

Le luci si spengono: che abbia inizio il viaggio. Si parte con il nuovo bravo che da il titolo all’ultimo lavoro dei Motel Connection “H.E.R.O.I.N”. La musica entra subito dentro rendendo i corpi statici insofferenti, alcune anime impazzite si alzano subito in piedi e iniziano a muoversi, guidate da una catalizzante musica ellettro-house tra software, basso e chitarra, ma basta la fine della canzone moteloke l’invito da parte del cantante di avanzare fin sotto al palco per creare l’inaspettato e il desiderato possibile. Abbandonate le comodissime sedie, tutti vicino al palco per rendere l’Auditorium una discoteca fuori dagli schemi tra gli sguardi attoniti della sicurezza e degli addetti ai lavori. La musica continua attraversando i più grandi successi del gruppo, dalle canzoni in cui il corpo perde il controllo guidato dai bassi incessanti e dalle luci ipnotizzanti ai brani in cui è la mente a lasciarsi andare , da  “The Light of the morning” a “Lost”.
Il gruppo si divertirà a prendere possesso della sala, e divertirà ed esalterà il suo pubblico, attraverso brani come “Two” e “Reach Out” e nei momenti in cui, tutti e tre, saliranno sulla loro piattaforma spaziale, quella che li porta in una dimensione parallela segnando i limiti del loro regno. Uno sguardo in dietro verso una metamorfosi: la metamorfosi degli scettici con il cartellino al collo e in giacca e cravatta che nel giro di poche canzoni si troveranno a saltare ed urlare tra la folla. Il tempo volerà e presto verrà il momento dei saluti e del congedo. Sarà la divertente e catalizzante motelconnection1H.E.R.O.I.N che ha aperto il live a chiuderlo. E dopo il calore della danza e dalla liberazione, tutti in strada al gelo di una serata appena iniziata. Dopo la domanda che ha accompagnato il live : ”ma il bancone dov’è?” la festa continua e come al solito sarà il contestaccio ad ospitare l’aftershow e il bis dei Motel Connection e questa volta non ci saranno sedie, barriere e pregiudizi. L’orario e l’atmosfera sono quelli giusti. Che la notte abbia inizio.

N.B.: Per l’uscita di H.E.R.O.I.N. – Human Environmental Return of Output/Input Network, primo singolo del nuovo album “a impatto zero” previsto per gennaio 2010, i Motel Connection si trasformano in game e fumetto. H.E.R.O.I.N. infatti, primo dei 12 brani previsti dal nuovo disco, diventerà anche un videogioco. Il singolo è stato pensato come “esperienza digitale”: un flash game con visuale dall’alto, che si può giocare gratuitamente online su motelconnection.co.uk.

Paola Zuccalà

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