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Generazione X: Tecnosospiri + Paolo Benvegnù

tecnosospiri
[MUSICA]

tecnosospiriROMA – Arriva alla quinta edizione Generazione X, il laboratorio dei nuovi talenti della musica all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Domenica 24 gennaio 2010, terza serata della kermesse, è stato il turno dei Tecnosospiri, che insieme al loro testimonial d’eccezione Paolo Benvegnù (ex Scisma), hanno animato una serata di buona musica italiana.

Ad aprire la serata i Luminal, band emergente selezionata in collaborazione con laRepubblicaRoma.it, che propone un garage punk un po’ acerbo, ma dal potente impatto sonoro.
La formula di Generazione X si conferma vincente, affiancando tre nomi in ordine crescente di grandezza, in modo da offrire un ricco e misto piatto al pubblico presente. Protagonisti indiscussi della serata, i Tecnosospiri che hanno presentato brani dal loro ultimo lavoro, I lupi (2009, edito da CinicoDisincanto): compenetrazione di testi e atmosfere, che raggiunge picchi di notevole intensità in brani come “Varsavia”, “I lupi” (title track dedicata dal cantante Claudio Marciano a Stefano Cucchi) e “Lo Stato in crisi”. Tutti testi con un certo impegno sociale, scritti con quell’attenzione in più al suono e al senso delle parole, agli accostamenti che stupiscono e accarezzano l’orecchio.
Ma c’è posto anche per la canzone d’amore nel senso più vero del termine: “quando Eu dorme / io so che si può stare / per ore, solo a guardare / il niente di speciale” (“Quando Eu dorme”, dal loro secondo lavoro In confidenza, del 2006 edito sempre da CinicoDisincanto).

Quando sale sul palco il padrino della serata, Mr. Benvegnù, il pubblico lo accoglie con calore. Manifestazioni di un panorama musicale almeno in parte differente, Paolo Benvegnù e i Tecnosospiri hanno obiettivi musicali comuni, come il mantenere viva e vitale la scena della musica italiana contemporanea, che se saputa cercare e alimentare promette e mantiene.
Un duetto di grande livello: ancora brani tratti da I lupi (“Senza fine”), e da In confidenza (“Tutto questo perdere tempo”, su cui divertito Benvegnù imbastisce l’inciso di “L’equilibrio”, brano degli Scisma del 1997).
I Tecnosospiri passano la palla a Benvegnù, che tira fuori dal cappello “L’universo”, brano paolo_benvegnstorico degli Scisma, e la sua “Suggestionabili”, prima di chiudere con “Rosemary Plexiglas” (Scisma), dopo essere stato richiamato dal pubblico in sala. E non è tutto. Quando si dice la fortuna: due chiacchiere calde e cordiali proprio con Benvegnù, che incontriamo all’ingresso dell’Auditorium, mentre saluta amici e fan. Non abbiamo potuto fare a meno di cogliere l’occasione per fargli qualche domanda…

Paolo cosa ne pensi di Generazione X?
Mi sembra una manifestazione molto interessante, spero che non sia solo l’inizio. Ma direi che sono ottimista.

Conoscevi già i Tecnosospiri? Come nasce l’idea di questa serata?
Li conosco personalmente da un po’, e l’idea di suonarci insieme mi divertiva molto.

Come credi che stia la musica italiana, soprattutto quella emergente?
La musica italiana non può morire, se non diventa commerciale nel senso peggiore del termine. Non vendersi e non rendersi troppo aggressivi e competitivi potrebbe essere la strada giusta. Con tutte le varianti dei singoli casi, ovviamente. Io suono per me stesso, per divertirmi e perché la musica è una terapia. Cantare è un modo di tornare alle radici. Gli uomini e le donne si sciolgono nel canto…

Chiara Macchiarulo

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