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Il virus dell’arte

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[ARTI VISIVE]

2_BORIS_SQUARCIO_120x80_bassaROMA- La parola Virus deriva dalla forma latina vīrus, che significa “tossina” o “veleno” e sin dai tempi della creazione degli uomini questa tossina o veleno rappresenta un vero e proprio ostacolo al normale svolgimento della nostra esistenza.

Ogni anno ce ne propongono uno, diverso, con un nome nuovo e che immancabilmente ci precipita emidio_mastrangioli_2_bassaa cercare ripari, vaccini e altre precauzioni che ci addormentano la mente. Eppure ne esiste uno che non potrà mai essere sconfitto, debellato da nessun vaccino, da nessuna cura, perchè è letale per i nostri sensi, specie per chi è sempre alla ricerca di nuove sensazioni che facciano pulsare l’anima e la creatività che troppo spesso rimane nascosta alla nostra percezione. Questo virus è quello dell’arte, quello che ti fa viaggiare con la mente senza pregiudizi e senza muri né confini, e che ti fa toccare con mano la bellezza di una malattia senza mettere a repentaglio il nostro vivere quotidiano.
Il virus dell’arte si manifesta con espressioni e gesti che mirano a mettere in evidenza una voglia di comunicare la potenzialità del colore, la delicatezza di alcune creazioni solide che derivano da una certa predisposizione dell’animo a non lasciarsi contagiare dall’inesistente pericolo di contaminazione di negatività.
E ancora una volta è il GARD (Galleria Arte Roma Design) a contagiarci con le la sua fucina di artisti i quali, provenienti da diversi background culturali-artistici, si mettono in mostra per infondere quella corretta dose di virus necessario per confonderci i sensi e scombinare la grigia attitudine a guardare l’universo girarci attorno.

Maria_Luisa_DEboliOtto sono gli artisti riuniti che, colti dal virus dell’arte, ruotano attorno a questo esperimento che propone in chiave sperimentale un contagio artistico destinato a restare immune ad ogni sorta di pessimismo cosmico.
Nello splendido spazio allestito per l’occasione verranno messi a disposizione dei visitatori le opere di Barbara Antonelli, Serena Camilloni, Bonaria Casu, Maria Luisa D’Eboli, Alessandro Fantini, Carla Maria Mancinelli, Emidio Mastrangioli e Boris Squarcio, opere che spaziano dalla trasformazione in argilla di ricordi contadini umbri alla vivacità dei colori sulle tele “Informali”, passando per le “liquefazioni” di oro e di ruggine che incantano lo spettatore, dandogli la conferma dell’esistenza di una creatività senza limiti.
Il nostro lettore che ha voglia di farsi contagiare non deve fare altro che recarsi al GARD dal lunedì al venerdì dalle 16,00 alle 19,30 tenendo presente che lamostra dura fino al prossimo 18 novembre.

Eva Di Tullio

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