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Ti sposo, ma non troppo

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[TEATRO]

ImgTisposoBase10ROMA- La classica e sempre vincente commedia sentimentale degli equivoci si rinverdisce e approda felicemente nel secondo millennio, facendo propri i sogni e le inquietudini delle ultime generazioni, ma anche le novità che ne stanno trasformando profondamente i comportamenti e le relazioni, come la realtà virtuale, i social network e le chat line.

È così che Facebook diventa protagonista nella brillante commedia Ti sposo, ma non troppo, in scena per la seconda stagione a Roma, al teatro Sala Umberto, dal 29 settembre al 18 ottobre.
Quattro trentenni, Andrea (Fabio Avaro) e Lotti (Ilaria Di Luca), una coppia in procinto di sposarsi dopo i fatidici sette anni di convivenza, Luca (Gabriele Pignotta), scapolone impenitente sempre a caccia di nuove conquiste e Andrea (Cristiana Vaccaro), giovane romantica e sognatrice traumatizzata dall’abbandono precipitoso del suo promesso ai piedi dell’altare, si incontrano in un divertente e perfettamente orchestrato intreccio di coincidenze e travisamenti, reali e… virtuali.
Commedia degli equivoci, appunto, ma arricchita di nuove dimensioni, dove gli scambi di persona vengono giocati non solo sulle omonimie dei personaggi, ma anche sulle loro doppie identità, quelle create e ritagliate con la fantasia dietro ai nickname su Facebook.
I problemi sono quelli di sempre, la coppia, la ricerca della felicità, la paura del grigiore e della monotonia della vita matrimoniale, diversi sono i luoghi e le modalità con cui si cercano le soluzioni.
La realtà virtuale offre la moderna via di fuga a tutte le ansie e preoccupazioni, fornendo l’illusione di un intero mondo di nuove possibilità. Nuovi incontri, evasioni, ma anche libero sfogo ai più reconditi desideri e fantasie, protetti dall’anonimato offerto da uno schermo attraverso il quale possiamo proiettare l’immagine di noi che avremmo sempre voluto incarnare.
Ma prima o poi la vita reale riprende il sopravvento e anche i nostri protagonisti dovranno affrontarla…

Scritta, diretta e interpretata dal bravissimo Gabriele Pignotta, Ti sposo, ma non troppo chiude una trilogia di opere che raccontano i problemi, le fobie e le idiosincrasie dei nostri tempi con leggerezza ed ironia, tratteggiando con intelligenza e con un linguaggio fresco e moderno situazioni e personaggi emblematici e molto ben caratterizzati.
Bravissimo ed estremamente convincente Fabio Avaro, partner di scena di Pignotta ampiamente collaudato, perfettamente calato nei panni di Andrea, giocatore di rugby solo apparentemente semplice e superficiale. Molto brave anche le protagoniste femminili, Ilaria Di Luca e Cristiana Vaccaro, con i loro personaggi tanto opposti eppur così complementari.
Cornice perfetta e decisamente funzionale alla pièce è poi la scenografia aperta di Tiziana Liberotti, che, con la complicità delle luci di Luca Carnevale, si trasforma agilmente e velocemente, creando con pochi e semplici oggetti e colori ambienti diversi per le diverse situazioni… reali e virtuali che siano!

Emanuela Meschini

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