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New York Minute: Roma riflette New York

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[ARTI VISIVE]

NewYorkMinuteROMA- E’ ormai da diversi decenni che New York rappresenta la capitale dell’arte come lo era Parigi per gli Impressionisti che posero fine al classico nella pittura. Così, i nuovi talenti di New York puntano alla comunicazione d’effetto servendosi di supporti artistici non del tutto recenti, come il collage e la fotografia, al fine di rappresentare la fluidità della metropoli americana.

New York chiama e Roma risponde ospitando al MACRO Future una mostra su sessanta artisti che vivono a New York, attraverso un percorso espositivo che evidenzia le principali correnti artistiche della “grande mela”, dallo Street Punk alla New Abstraction passando per la Wild Figuration.
Il titolo della mostra, New York Minute, riflette l’esigenza artistica di descrivere alcune scene di vita urbana che, attraverso l’arte figurativa, sono riuscite a rendere visibile la dinamicità e la velocità tipica della metropoli americana, nonché la drammaticità e la fugacità del tempo che non si lascia catturare dalla folle corsa degli esseri umani.

Nella collettiva esposta al MACRO Future troviamo artisti del calibro di Dash Snow, scomparso lo scorso luglio, celebre per le sue fotografie ed i suoi collage Street Punk con scene violente o legate al sesso con forte impatto emotivo per lo spettatore; all’interno dell’esposizione trovano spazio anche artisti legati alla wild figuration come Francine Spiegel e Chris Johanson, i quali attraverso l’uso del collage fotografico mettono in evidenza la loro creatività ed il loro modo di reinterpretare i mezzi di informazione più asati dalla collettività urbana come la grafica ed il fumetto.
L’ultimo tratto creativo della mostra è quello degli artisti che rientrano nella cosidetta new abstraction, la quale tende a rinvigorire la vecchia scuola astratta newyorkese attraverso visioni digitali, come le illusioni ottiche create da Ara Peterson con lo scopo di rendere visibile allo spettatore la dinamicità della metropoli, il movimento repentino di chi si nutre della velocità quotidiana.
Ma la mostra si avvale anche dei graffiti di Dan Colen e Xylor Jane, la quale costruisce la propria arte partendo da presupposti matematici o formule aritmetiche, che si configurano come un mosaico composto da tanti piccoli pezzi colorati che rendono l’idea di un labirinto di numeri e parentesi.
Inoltre, il MACRO Future, proprio per sottolineare la complessità e la sensazionalità dell’evento, accompagna l’esposizione con concerti e performances, nonchè screenings e installazioni che rendono l’artmosfera come un intenso fluire di emozioni e continuo scambio tra gli artisti e lo spettatore, che si lascia rapire dal vortice artistico contemporaneo. Tutto questo fino al 1 Novembre 2009, dunque affrettatevi…

Eva Di Tullio

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