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Ottobre, tempo di Romics

diegociorra
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraPuntuale come le castagne ad annunciare l’autunno, è arrivato Romics ad aprire la stagione invernale dei grandi appuntamenti fieristici, che avrà il suo culmine fra un mese esatto in quella bolgia infernale (artisticamente parlando, sia chiaro) che è Lucca Comics.

Anche quest’anno il Festival Internazionale del fumetto e dell’animazione ha tenuto fede al suo romics_ringnome, e per la IX° edizione ha esibito un programma di tutto rispetto, ben equilibrato tra onorificenze più che dovute ai grandi maestri italiani ed ospitale accoglienza per alcuni dei più interessanti prodotti realizzati fuori dai confini nazionali. Tra i nuovi appuntamenti che speriamo abbiano inaugurato una piacevole e lunga tradizione quello con Vignette sul Ring: si tratta di un vero e proprio match umoristico sulla falsariga di un combattimento di pugilato, con protagonisti due disegnatori che armati di lavagna luminosa si sfidano a colpi di vignette satiriche su un tema scelto dal giudice di gara. E’ un’idea di Gianfranco Tartaglia, alias Passepartout, e di Mirko Fabbreschi, che finora l’hanno portata in giro per le piazze d’Italia e finalmente l’hanno trasformata, complici gli inframmezzi musicali degli immancabili Raggi Fotonici, in uno spettacolo multimediale ad uso e consumo dei visitatori della Fiera.

Un altro evento che gli appassionati non avranno saltato è la proiezione di un nuovo lungometraggio dedicato ad un anime cult come Evangelion, che arricchisce un carnet già impreziosito dalle anteprime assolute di due opere d’animazione ispirate ad uno dei successi dello studio Gainax, Gurren Lagann. In generale i cultori dell’Oriente avranno sicuramente trovato pane per i propri denti a giudicare dalla lunga serie di iniziative volte ad approfondire la cultura J-Pop, passando da dibattiti sul mondo Otaku al recente trend delle Loligoth, senza dimenticare il tappeto rosso che viene steso ai piedi dei cosplayers che affollano per tutti i giorni della manifestazione gli stand, i corridoi e i prati della Nuova Fiera di Roma.
Forse proprio il grande fascino che Romics esercita sui cosplayers può implicitamente rivelare l’animo tormentato che si nasconde dietro la rassegna. Quella di una manifestazione che è diventata un punto di riferimento per il mondo del cosplay, per quello dell’animazione (grazie alla collaborazione con Castelli Animati, sempre curata da Luca Raffaelli) e del doppiaggio, ma che stenta a trovare una sua identità nel settore del fumetto.

Troppo vicina a Lucca sul calendario per convincere la maggioranza degli editori a presenziare a Roma con le novità più succose; trascurabile lo spazio riservato a venditori ed espositori rispetto a quello occupato da computer e tavoli da gioco nell’area entertainment; abbastanza deludente l’allestimento delle mostre che vengono dedicate a grandi firme o a determinati temi (quella sugli “americani a Roma” a cura della Scuola Romana dei Fumetti era onestamente povera e scarna, considerando l’abbondanza di materiale prodotto dai fumettisti italiani per le major americane), romics2sebbene a Roma abbiamo avuto recentemente ottimi esempi di come si possano creare ambienti scenici suggestivi partendo dalla letteratura disegnata, come nel caso della mostra su Diabolik. E tutto ciò stona con i diffusi spazi vuoti che si possono avvistare qua e là nei locali della fiera, in particolare nel padiglione 12 adibito alle proiezioni, che rischiava a volte di causare vertigini da horror vacui negli astanti che vi si addentravano. L’impressione è che Romics sia rivolta al medium fumetto più a parole, e mi sto riferendo precisamente alle numerose tavole rotonde organizzate durante la kermesse e -ahimè- disertate dal grande pubblico, che nei fatti. La ricerca di un’identità chiara continua, a dispetto di una partecipazione che invece non è mai venuta meno, se consideriamo che i visitatori l’anno scorso furono oltre 60.000 e probabilmente non saranno meno stavolta.

Ma voglio concludere con una nota positiva e dunque vi lascio con la segnalazione dei principali premi assegnati nella giornata conclusiva di domenica, con la promessa di concentrarmi più diffusamente su alcuni di questi titoli nelle prossime settimane. E’ diventata una lieta abitudine la presenza di Coconino Press nella lista dei premiati, quest’anno per merito di Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet e Morti di sonno di Davide Reviati, nella categoria Miglior Libro di Scuola Europea, ma non sorprendono neanche i premi ad Anatomia del Desiderio di Koren Shadmi, pubblicazione Doubleshot, nella categoria Scuola Mediorientale, e il Gran Premio Romics a Rughe di Paco Roca, edito da Tunuè.

Diego Ciorra

Diego Ciorra, martelive, martemagazine, Romics, Rubrica Streap-tease: fumetit messi a nudo

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