Notte di Salsa – Isaac Delgado y La India
[MUSICA]
ROMA- Quando arrivo a Fiesta (festival di musica latina che si tiene ogni estate a Roma, Ippodromo delle Capannelle), sono le 22:15 e temo che il concerto sia già iniziato, ma chiedendo poi al barista caraibico del bar lato palco, ho la conferma che Isaac Delgado e La India si devono ancora esibire. L’attesa di questo evento è parecchia e questo perché Linda Vieira Caballero in arte La India, è una di quelle artiste che è difficile vedere in giro. Di gente ce n’è molta, tanti latinoamericani, ma anche molti italiani.Cerco di arrivare sotto al palco, zona centrale, ma è praticamente impossibile farsi cedere un pezzettino di spazio da chi sono ore che aspetta.
Passa quasi un’ora prima che i musicisti prendono posto sul palco. La rumba inizia piano piano con batteria, contrabbasso e chitarra poi quando Isaac Delgado comincia a cantare ecco la sessione di fiati e tutto che si muove nonostante la serata sia caldissima.
Le movenze di Isaac sui ritmi di rumba e salsa cubana sono precisi e disciplinati, e i coristi che insieme a lui danno voce a questa straordinaria musica non smettono mai di ballare in sincrono. Non si può parlare di salsa cubana senza accostare subito nell’immaginario collettivo la danza che da questa musica prende il nome, ed è per questo che sul palco sulle note di “No Vale La Pena” sale una coppia di ballerini professionisti, lei in tuta a rete bianca e arancione, lui completo di lino bianco, elegantissimi nell’abbigliamento e nei movimenti sapientemente ritmati e perfetti, è un piacere starli a guardare in quell’angolo di palco.
L’attesa per La India si fa sempre più sentita e a metterci il carico è Isaac che ad ogni nuova canzone la inneggia chiamando il suo nome e facendola acclamare dalla folla. A dividere il palco con Delgado la familia, come li chiama lui, ovvero la band che lo accompagna nel tour internazionale per il suo album uscito nel 2008: “Asi soy”, una mini orchestra composta da una sessione ritmica di tutto rispetto con batteria, clave, conga, Maracas, Timbales e Güiro, Contrabbasso, Tastiere, Chitarra, Tromba e Trombone, proprio come nella migliore tradizione cubana.
Il pubblico inizia a esultare all’attacco di “Mi primera rumba” perché sa che questa canzone vedrà salire sul palco, finalmente, la Princesa de la Salsa, e infatti eccola in minigonna nera e stivali con tacco vertiginoso, una delle voci più belle del panorama mondiale. E’ emozionante essere lì e, personalmente, non riesco a distogliere lo sguardo da quella donna, che per molti è l’erede di Celia Cruz.
C’è adesso sul palco di Fiesta una coppia di spessore nel panorama della musica latina tale da coinvolgere a tal punto il pubblico che acclama ed esulta, alcuni dandosi alle danze nel bel mezzo della folla. La India è particolarmente su di giri, e lo si denota dalla sua esuberanza nel regalare acuti e nel ballare a più non posso, tanto che Isaac Delgado ad un certo punto la esorta con un “suave India, suave“!
Al termine di questa prima esaltante performance, India si concede una chiacchierata, e in spagnolo inizia a salutare tutte le nazionalità presenti dal sud america, sottolineando con enfasi Cuba, benedice las mujeres presenti e saluta con un caloroso gracias gli italiani venuti da fuori Roma per l’evento.
Finalmente un suo cavallo di battaglia “Dicen que soy”, dove l’interpretazione sentimentale del brano vale più di ogni prodezza canora, parla di una donna a cui viene detto di essere la causa di tutti i mali del suo compagno, è la rabbia nella voce e India la intona con fierezza. Questa serata, forse non volendo, è anche commemorativa di Celia Cruz, la regina indiscussa della Salsa cubana. Entrambi gli artisti presenti oggi sono stati in qualche maniera legati a Celia, e per India è proprio una questione di cuore, tant’è che con le lacrime agli occhi e guardando al cielo la benedice e la saluta dedicandole una canzone.
Sono pochi i momenti ancora che ci regalano la voce magica di India, e infatti dopo aver intonato le prime 2 battute a cappella di “Vivir lo nuestro” saluta tutti e se ne va da vera diva che non concede nemmeno un bis. Isaac continua a cantare, ma tanti sono quelli che abbandonano subito dopo la scomparsa della Princesa dietro le tende del palco. E’ un pò triste sapere che quando questa artista si esibisce non regala mai più di 1 ora di concerto, e mi sono chiesta più volte se ci sia o meno una motivazione ben precisa, non sono giunta a nessuna conclusione, ma ad ogni modo credo che tutti siano (compresa me) tornati a casa felici e soddisfatti perché per quanto riguarda artisti del genere non è la quantità, ma la qualità a contare.
Laura Fioravanti
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