La commedia italiana va a teatro
La matematica sentimentale e Il Telegramma
Per molti artisti il palcoscenico rappresenta il crocevia ideale di tutto lo sconfinato regno dello scibile umano, un punto di convergenza del ragionamento in cui persino la matematica teorica – con tutte le sue difficoltà e le asperità concettuali – può trovare comodamente la propria collocazione. Di questo avviso sembra almeno essere Pierpaolo Palladino che conclude la rassegna La Commedia Italiana va a Teatro proponendo, dal 4 al 6 agosto, La Matematica Sentimentale.
Lo spettacolo si presenta come un lungo racconto a più voci attraverso cui Lorenzo, il protagonista, rievoca gli anni universitari e la decisiva scoperta del fascino filosofico racchiuso nel mondo matematico e nelle sue leggi armoniche. Ad indirizzarlo verso questa nuova consapevolezza sono le preziose lezioni del bizzarro professore Primo Talenti che cambieranno in maniera fondamentale il suo rapporto con la materia e con la vita stessa.
La commedia si snoda lungo un fiume di aneddoti brillanti che dimostrano però una certa difficoltà nel dominare il climax della narrazione. Nonostante lo slancio iniziale, infatti, lo spettacolo appare gradualmente rallentato da una sequela di falsi finali che disperdono fatalmente l’attenzione del pubblico. L’attore, decisamente dotato di una presenza scenica simpatica ed affabile, si divide abilmente tra i vari personaggi e conferisce a ciascuno di essi una personalità definita e riconoscibile, dando proprio nelle loro vesti il meglio di sé. La sua interpretazione non dimostra tuttavia una piena padronanza del monologo, la cui fluidità è compromessa dalle molte autocorrezioni tese a rettificare implacabilmente anche le inesattezze più trascurabili di cui lo spettatore non avrebbe altrimenti avvertito l’esistenza.
La performance, nel complesso bonaria e gradevole, cede il passo alla seconda proposta della serata costituita da un breve atto unico di Aldo Nicolaj. L’opera, effettivamente telegrafica, porta in scena nell’arco di un quarto d’ora la travagliata attesa di un’attricetta certa di essere ormai ad un passo dalla sua proverbiale “grande occasione”.
La protagonista – Alessandra Nardo – realizza la propria parte con forte autoironia giocando con la sicurezza svampita del personaggio per creare un efficace contrasto tra l’eleganza della bella presenza e la grettezza dei modi che sfuggono saltuariamente al suo autocontrollo. Il corto si struttura come un ammiccante dialogo tra il palco e la platea da cui un iracondo regista – interpretato da Carmine Balducci – commenta ed interrompe aspramente le prove. Il colloquio confonde abilmente i confini metateatrali della vicenda realizzando una gradevole dimensione surreale che conquista facilmente la partecipazione degli astanti.
Il doppio appuntamento conclude definitivamente la stagione del Teatro Lo Spazio che si prepara a trasferire la propria programmazione nella nuova sede di Ponte Milvio Estate, nell’area Swin Golf, dove resterà fino al 31 agosto.
Ambra Postiglione
Emanuela Meschini, Gabriella Radano, Le due sorelle, martelive, martemagazine, Napoli...è 'na parola, Rubriche, teatralmente