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Pigmenti: tracce di futuro sostenibile

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[ARTI VISIVE]

Pigmenti1ROMA- E’ stata la prima festa dell’arte e dell’architettura sostenibile quella svoltasi il 12 e 13 giugno al Pigneto dal titolo Pigmenti a cui MArteMagazine non poteva assolutamente non dedicare spazio. Una festa che ha registrato la partecipazione degli abitanti del quartiere e di molti giovani, artisti e interessati al tema del riciclo, che per due giorni hanno dato voce ad uno degli storici quartieri della Capitale, il Pigneto.
Sorto nella seconda metà dell’800, il quartiere Pigneto corrisponde ad una delle caratteristiche di molti quartieri romani, ovvero il suo rappresentare la semplicità e la popolarità di molte famiglie che nel quartiere hanno costruito la propria vita ed il proprio futuro.
Proprio in virtù di tale peculiarità sono stati esposti i risultati dei progetti di riqualificazione degliPigmenti2 spazi urbani del quartiere così come di alcuni edifici esistenti elaborati dagli studenti del Master IN/Arch coadiuvati dalle ricerche condotte sul territorio da Lab(e)S e dall’Officina Fortebraccio.
Lo scopo dell’evento è stato quello di fare uscire l’architettura dallo studio in modo tale da rendersi fruibile a tutti gli abitanti del quartiere e a coloro che hanno partecipato alla manifestazione i quali hanno avuto modo di confrontare lo stato esistente delle zone interessate allo studio e quello potenzialmente futuro qualora fossero possibili gli interventi di riqualificazione avanzati dagli studenti.

Il confronto artistico tra il Pigneto di oggi e quello che potrebbe sorgere grazie all’introduzione e Pigmenti3al rifacimento di spazi abitati già esistenti al fine di migliorarne la qualità, tenendo sempre d’occhio i consumi energetici, è stato contrassegnato da una serie di esposizioni dislocate all’interno dell’area pedonale e nelle piazze del quartiere raccontate degli studenti che ne hanno realizzato gli studi.
Gli studi presentati erano posti su dei pannelli di cartone alveolare riciclato e pronto per essere nuovamente riciclato e dunque destinato ad uso futuro, così da incoraggiare l’espansione di una coscienza ecologica che nasce dall’idea di arrivare a concepire un quartiere ad impatto zero.
Inoltre, le esposizioni sono state accompagnati da suoni festosi come l’esilarante e coinvolgente musica dei MurgaPatasArriba e il concerto dei Minim’art, nonché le istallazioni a cura di Mook Design, ma anche la realizzazione di un grande laboratorio per i più piccoli così da lasciare spazio ad ogni interpretazione del concetto di sostenibilità e originalità di cui l’architettura della nostra città ha bisogno.

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