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Eravamo in anticipo al Teatro allo Scalo

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[TEATRO]

eravamo_in_anticipoROMA-Una camera da letto e  il tempo che scorre lento e interminabile per i due protagonisti, che in realtà vorrebbero bruciare, hanno rappresentato lo sfondo e lo scenario d’azione di questo spettacolo intitolato, Eravamo in anticipo di Valerio Salvi, tratto da Il Calapranzi di Harold Pinter.

Lo spettacolo, tenutosi al Teatro allo Scalo dal 14 al 26 aprile scorso, si è aperto con una scena che risulterà poi  la sua chiave interpretativa e colpo di scena finale: la spaccata che rivoluzionerà le loro posizioni.
E poi tanti piccoli  passaggi che, se colti, nel suo discorrere costante, almeno inizialmente, delineano la  storia, mantenendo però la suspense nel pubblico.
E questa capacità, questo mantenere alta l’attenzione, è uno dei meriti che va riconosciuto ai due artisti protagonisti, interpretati da Daniele Amendola e Pietro Pace

Questo riconoscimento è  particolarmente sentito perchè questa performance, tecnicamente parlando, ha messo a dura prova le loro competenze attoriali.
Questo spettacolo prevede dei tempi lenti e ben scanditi della narrazione che non possono esser omessi o abbreviati, intorno ai quali ruota il tutto e dai quali dipende l ‘esito dell’intera messa in scena e la sua buona riuscita.
Una prova che però questi due artisti hanno egregiamente superato. E inoltre va riconosciuto loro la naturalezza con cui si sono esibiti, come non fossero in scena, tali da non sembrare artificiali.

Uno spettacolo disinvolto,  leggero e divertente che per certi aspetti però, mette anche alla prova l’intuizione dello spettatore, mettendo in evidenza la condizione umana imprigionata nella ristrettezza dei tempi e  dei luoghi  in cui i due esecutori professionisti, si ritrovano, nell’attesa del ” loro momento”, a confrontarsi tra loro più volte e in più forme. E solo vedendolo si capisce perché.

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