L’arte a confronto: GEMINI MUSE 2009
[ARTI VISIVE]
ROMA- “Confronto” ha il significato di discussione, scambio di idee, e per questo è diventata inevitabilmente la parola d’ordine della VI edizione di Gemine Muse, che dal 18 aprile al 30 Giugno invaderà 22 città Italiane, dal nord a sud, con 150 giovani artisti.
Lo strano e innovativo “faccia a faccia” avverrà nei Musei e nei Luoghi che parlano di “ieri”, e coinvolgerà le opere d’arte del passato e quelle del presente, la tradizione e l’innovazione, l’antico, un tempo contemporaneo, e il contemporaneo, in un travolgente vortice che attraverserà i musei e le strutture messe a disposizione dai 22 comuni partecipanti.
Il 15 di questo mese, nel Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, si è svolta la Conferenza Stampa Nazionale della manifestazione, a cui hanno partecipato i membri fondamentali per la realizzazione del progetto e alcuni degli artisti selezionati.
Ad aprire la Conferenza Stampa è Laura Marsilio, Assessore al Comune di Roma per le Politiche Giovanili che nei pochi minuti del suo intervento focalizza l’attenzione sull’importanza di dare visibilità e dignità alle politiche giovanili, fondamentali in un momento di crisi.
Le parole di Luigi Ratclif, Segretario GAI (Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani), riassumono il significato della manifestazione:”Gemini Muse ridisegna ogni anno la geografia italiana attraverso l’arte, la storia e i nuovi protagonisti, (…) è un modo per far comunicare l’arte antica con quella contemporanea e viceversa, creando un bellissimo rapporto tra le nuove generazione e il tema della conservazione del passato.”
Il compito di Emma Perrelli, consigliera del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, è quello di portare le parole del Ministro secondo la quale “nessuna generazione passa alla storia solo per aver ben custodito il passato, ma quando riesce ad immettere nel progresso degli uomini nuove idee, opere,protagonisti.” e di aprire una piccola polemica verso l’Assessore Laura Marsilio che ha dovuto abbandonare la Conferenza, che non sempre è in prima linea per la giovane creatività.
Bianca Maria Santese, curatrice del Museo Pietro Canonica, sottolinea, attraverso l’esperienza dei Giovani artisti di Roma, con l’artista Piemontese, “con cui si può entrare direttamente in contatto attraverso la visita degli ambienti in cui è vissuto“, l’importanza del “confronto dei giovani con il luogo “accademico” che da la possibilità di affrontare il problema della conservazione del passato e dello sviluppo del futuro.”
Dopo Roberto Pella, delegato nazionale Anci per le Politiche Giovanili, che ringrazia in modo particolare il Ministro Meloni per aver finanziato il progetto, ribadendo “l’importanza del contributo economico” la parola passa a Leto Prato, Segretario Generale CIDAC (Associazione delle città d’arte e Cultura) che muove una critica verso l’Italia che “è un paese molto ripiegato nel passato, pensando che da solo (il passato) potesse bastare per il presente e il futuro.(…) Ogni volta che si cerca di fare qualcosa di nuovo, mille ostacoli, difficoltà per i paragoni con il passato.(…) Si consegna alle nuove generazioni un paese “morto” che ha “minor capacità di attrarre giovani talenti dal mondo.” Prato guidica i Musei italiani “troppo vecchi, che non parlano al pubblico dei giovani,non tengono conto di un pubblico variegato e di verso che ha esigenze diverse. La percentuale dei giovani ai musei è molto bassa perchè sentono i musei muti, incapaci di comunicare con loro. Bisogna dare vivacità al paese.“
Luigi Ratclif dopo aver elencato le 22 città partecipanti (Ancona, Bari, Biella, Bologna, Cagliari, Campobasso, Catania, Cremona, Ferrara, Forlì, Genova, Messina, Milano, Modena, Novara, Padova, Pavia, Prato, Roma, Teramo, Torino, Trento ) ha parlato di Teramo che ha annullato la sua partecipazione al progetto perché, in seguito al terremoto che ha colpito l’Abruzzo, il palazzo biblioteca, che non è crollato, ospita gli abitanti che hanno dovuto abbandonare alcuni paesi della provincia.
Alla fine della Conferenza Stampa viene dato spazio al progetto presentato a Roma “Dinamisco-viaggio sport volo mare” e curato da Massimo Mostacci, uno dei giovani curatori di mostre che avevano il compito di unire, sotto un tema proposto da ogni singola città, attraverso un bando ufficiale, 20 giovani artisti. La mostra prende ispirazione dal movimento futurista di cui si celebra il centenario e presenta cortometraggi di narrazione considerando, lo stesso Mostacci, il cinema “la forma d’arte più vicina al sogno”.
Gemini Muse è un’ottima opportunità per i giovani artisti di ridare luce e colori alle “impolverate” opere d’arte del passato, di riempire con un’ondata di innovazione gli spazi un tempo attuali, con la speranza e la volontà di creare un presente più adatto ad accogliere le nuove proposte e a descrivere il cambiamento e il dinamismo in cui siamo immersi e di cui siamo i protagonisti.
“I giovani di oggi devono poter lasciare una scia” (Emma Perrelli)