Incantando Roma
[TEATRO]
Si spengono le luci all’improvviso e lo spettacolo ha inizio sulle calde, leggiadre e penetranti note di un
pianoforte, che abbraccia affettuosamente il pubblico dal primo istante.
Sulla scena pochi elementi ma tanta fantasia, perchè non è servito alcunchè per presentare questo musical,
Incantando Roma, andato in scena al Teatro allo Scalo dal 14 al 22 marzo scorso, con la regia di Sandro Torella.
L’essenza di questo spettacolo, infatti, è racchiusa nel talento, nella complicità e l’espressività dei soli due attori e interpreti protagonisti, che non hanno avuto bisogno di nulla, se non del pubblico, al quale son riusciti a dimostrare da subito le loro innate potenzialità artistiche.
Il loro unico accompagnatore è stata la musica: coprotagonista, sottofondista e in alcuni casi, piacevolmente
antagonista perchè giocava con gli attori, mettendoli alla prova e scandendo i piccoli istanti focali, con Giovanni Monti al pianoforte e Angelo Trane, sassofonista.
Incantando Roma in questo caso, non è solo un titolo, ma è anche l’effetto post spettacolo: divertente, allegro, semplice, anche in grado di far sognare gli inguaribili romantici, e soprattutto profondamente popolare, tanto da accattivare il pubblico che da subito ha accompagnato gli attori nei loro stornelli. E’ stata infatti questa la peculiarità della performance: una storia ambientata nel cuore di Roma, negli anni Cinquanta; la storia di “Nino, Nina e de 7 chili di sale“.
La storia di due giovani ragazzi che si innamorano, litigano, si avvicinano e si allontanano in continuazione,
per l’imbarazzo e il pudore. E dialogano e si rispondono a suon di stornelli romani… E che stornelli!
Lei, Elisabetta Tulli, con quel suo sorriso smagliante, con quel vestito giallo fiorato (tipico di quegli anni) e la sua voce calda e penetrante, ha illuminato la scena dal primo istante. Lui, Andrea Perrozzi, con un volto troppo espressivo e gli occhi luminosi come fanali, ha fatto di Nino il “nostro paladino”.
Uno spettacolo adatto veramente a tutti, che proietta e catapulta sulla scena virtualmente, perchè estremamente entusiasmante e coinvolgente. E chissà in quanti, soprattutto chi ha vissuto la Roma di quegli anni, anche se non più troppo giovani, si sono riconosciuti e hanno rivissuto queste stesse emozioni, mettendosi nei panni di Nino e Nina, che poi non sono in realtà troppo diverse da quelle dei nostri giorni.
E per provare a rivivere, a riascoltare e sentire il profumo di un tempo andato e scoprire se tutto ciò è vero, posso solo suggerirvi di seguire i prossimi appuntamenti di “Incantando Roma”. Non ve ne pentirete!