L’arte della sperimentazione o la sperimentazione dell’arte?
[ARTI VISIVE]
Mentre Michelangelo cinquecento anni fa iniziava i lavori per la realizzazione della volta più bella del mondo nella Cappella Sistina, nella città eterna sempre su ordine di papa Giulio II, uno degli uomini più importanti della storia del Vaticano, veniva costruita la famosa via Giulia che quest’anno compie 500 anni. Un luogo ricco di storia, passato e arte in cui si espande il mito della Roma rinascimentale attraverso un percorso dove è possibile respirare l’odore forte di quelle atmosfere prigioniere del silenzio che inonda i sensi di chi la percorre.
L’arte che si respira in questo luogo non ha solo il profumo del passato ma si esprime anche in colori e percezioni moderne specie laddove il gusto per la creazione artistica inonda alcune piccole gallerie d’arte del luogo come la Galleria Spazio 120, la quale ha ospitato una mostra sulle opere di Francesco Madéra, un artista continuamente alla ricerca di nuovi mezzi con cui configurare la sua creatività.
La produzione artistica di Madéra presentata comprende le fasi più importanti della sua autobiografia e un percorso artistico improntato sull’utilizzo di tecniche raffigurative conformi ad ogni singolo periodo trasposto. Ritratti e paesaggi sottolineano il suo slancio artistico giovanile, mentre gli astratti evidenziano un percorso artistico pregno di colori, linee e forme su cui si riflette la creatività più matura dell’artista. Le opere più vicine al nostro tempo rappresentano uno sviluppo dell’utilizzo di forme geometriche distorte, a tratti molto convergenti con l’astuzia artistica di Maurits Escher, nonché il suo avvicinamento ed la successiva appropriazione di tecniche multimediali come la proiezione di diapositive sui suoi dipinti innalzando il suo livello di creatività con l’accompagnamento di musica composta dallo stesso artista quasi per creare un intero spazio in cui l’arte delle immagini si fonde con quella del suono, inarrestabile intrattenitrice dei sensi.
L’utilizzo di tecniche moderne nel processo di rappresentazione dell’arte pittorica conferisce a Francesco Madéra una piena autonomia nella gestualità artistica, intesa sia nell’ambito pittorico sia nelle sculture, dove il senso delle strutture e delle forme diviene l’angolatura perfetta con cui guardare alle future sperimentazioni, senza tuttavia dimenticare quel passato artistico in cui traeva ispirazione dalle tecniche e dai modelli rinascimentali legati alla figura di Michelangelo.
Un filo conduttore tra passato e presente.
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