Guai a chi tocca il calcio!
[LE PROUDERIE]Il calcio è una cosa seria. E’ probabilmente l’unico ambito sociale che ci garantisce soddisfazioni, anche e soprattutto oltre confine. All’estero ci conosco prevalentemente per il fatto che siamo “campioni del mondo”. |
Curioso, peraltro, che non occorra mai specificare in quale disciplina, quasi a voler evidenziare che la Nazionale prima classificatasi ai Campionati mondiali di football è in re ipsa la campionessa iridata della vita e della storia.
E a ragione, verrebbe da dire. In Italia, per quanto discutibili possano essere i dispositivi delle sentenze, la Giustizia Sportiva esaurisce i tre gradi di giudizio in un paio di mesi. Non così si può dire della Giustizia Ordinaria. Nel nostro paese anche la squadra più blasonata subisce sanzioni e paga gli illeciti con la retrocessione in Serie B. D’altra parte, risulta del tutto peregrina l’ipotesi che un esponente politico di primo piano, indipendentemente dalla fazione a cui questo appartenga, possa essere concretamente sanzionato, e questo indipendentemente dal numero e dalla portate delle proprie malefatte.
Da noi il calcio, almeno stando a quanto riferito dai dati Auditel, ha risollevato la Rai da una profonda crisi. Non pare che i vari Consigli di Amministrazione succedutisi nel tempo abbiano ottenuto i medesimi brillanti risultati. All’interno di ogni singola curva calcistica le barriere sociali ed economiche vengono meno. Nulla a che vedere con la vita quotidiana, in cui la dicotomia tra ricchi e poveri è evidente. Il calcio è una cosa seria. Viva il calcio.
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